Di Biagio De Santis (istruttore di tiro e armaiolo)
Le forze di polizia e forze armate italiane in queste condizioni di pandemia da corona virus Covid-19 sono le più colpite dopo infermieri e medici, ad esempio quasi 30 medici deceduti ad oggi nella sola regione Lombardia e certamente un numero maggiore di infermieri. In Italia circa 330 carabinieri infetti, 5 morti, circa 200 agenti di polizia penitenziaria infetti, la nave della marina militare San Giorgio (anche nave ospedale) in quarantena nel porto di Taranto, 3000 marinai in quarantena, oltre numero indefinito di infetti tra polizia di stato, polizie locali, ecc. Dati certi in questi casi non sono generalmente diffusi… Comunque… intere caserme chiuse, agenti e militari che si passano le mascherine tra loro ad ogni cambio turno, in pratica spesso infetti inconsapevoli, continuano a lavorare in attesa di un esame con un tampone che forse non arriverà mai. Alcune centinaia di soldati inviati a dar sostegno alle forze di polizia, ma sono pochi e con l’ordine di non indossare le loro sicuramente efficienti maschere antigas per non intimorire la gente! La situazione è drammatica e non viene ancora gestita a dovere.
Non importa se questa sia una vera pandemia o una finta, fatto sta che la gente muore, tra cui anche medici, infermieri, poliziotti, volontari.
Ma le nostre forze di polizia sono adeguatamente dotate di quanto hanno bisogno?
No.
Sono adeguatamente addestrate per questi casi?
Dipende…
Il nostro esercito è adeguatamente addestrato ed ha sufficienti dotazioni per questi eventi?
Generalmente si.
La crisi economica mai superata dal 2006/2008 sta peggiorando di giorno in giorno in maniera esponenziale.
Le nostre forze dell’ordine si ritrovano ad operare in condizioni tali da essere anche loro ad alto rischio di contagio, non solo, decenni di incertezza della pena per i criminali, anzi, talvolta la pena viene imposta ai cittadini che si difendono e agli agenti che combattono i criminali, vedi anche il reato di “tortura” (sacrosanto ma presentato da certa stampa quasi in modo intimidatorio verso le forze dell’ordine). In caso in cui l’aggressore venga anche solo ferito, quando va bene i cittadini che i tutori dell’ordine a parte passare un calvario mediatico, investigativo e giudiziario si ritrovano a spendere molto in spese legali, (però se vincenti si può sperare in agevolazioni pecuniarie della nuova legge sulla difesa personale…). Tutto ciò ha portato i criminali in una posizione di vantaggio non solo psicologico ma anche di potenziale impunità legale, tale vantaggio è maggiore se provenienti da paesi esteri, maggiormente se extracomunitari e meglio ancora se da nazioni di talune aree geopolitiche…
Comunque, la attuale situazione delle carceri, sta portando il governo alla probabile decisione di attuare un DPCM decreto svuota carceri per alleviarne le condizioni di sovrappopolamento. Condizione quest’ultima già vista nei precedenti indulti che di fatto hanno portato al re-arresto di circa il 50% dei carcerati sin nei primi 30/60 giorni dalla loro liberazione. Attualmente pare anche che da alcuni tribunali sia applicata la politica di non incarcerare nessuno per reati lievi perché potrebbero infettare altri detenuti. Portando quindi ad una incredibile impennata di crimini minori. La situazione nelle nostre carceri è grave, di atavica memoria, ma praticamente quasi nulla è stato fatto per migliorare le condizioni dei carcerati, né per quella degli agenti della polizia penitenziaria, che altresì già sottorganico, non possono nemmeno sparare ai detenuti in fuga come estrema ratio della loro autorità ormai inconsistente.
Ma c’è un altro scenario che si è venuto a creare in questo periodo di pandemia che ha portato praticamente tutti i cittadini italiani nessuno escluso ad una condizione di arresti domiciliari, seppur alcuni con permesso di lavoro… Incluse le forze dell’ordine, sanitari, politici e magistratura.
I crimini legati a furti e rapine sono scesi vertiginosamente, mentre salgono seppur taciuti dalla cronaca nazionale i reati di violenze domestiche, che purtroppo contemplano anche casi di omicidi! Ma anche casi di notevoli aumenti di futuri divorzi/separazioni coniugali e non solo, ma anche una, auspicata da molti, futura esplosione demografica.
Il crimine è in letargo parziale, di fatto le loro colonne portanti come droga e prostituzione sono praticamente ferme, anche se qualche pusher coraggioso e qualche altro impavido tossicodipendente si muovono ancora, di nascosto. Comunque, pare che a differenza delle tasse il pizzo sia stato realmente sospeso…
Ma il crimine e diversi altri pericoli sociali si mostrano all’orizzonte.
Si stanno diffondendo le occupazioni abusive di abitazioni di anziani in ospedale o defunti, ma anche di anziani chiusi nelle loro abitazioni, che in queste situazioni di emergenza non riescono ad essere soccorsi in tempo dalle forze di polizia, che quando giungono sul posto non possono far altro che constatare i fatti ed accompagnare i cittadini cacciati in caserma o commissariato per verbalizzare o peggio in ospedale per le percosse subite, anche se a rischio di maggior contagio. Di fatto tra vicini di casa e condomini, si stanno organizzando dei gruppi di autodifesa del condominio o dell’isolato/vicinato al fine di intervenire in tempo a supporto dei vicini senza però uscire di casa. Quindi con urla, lanci di oggetti, uso di trombe da stadio, secchiate d’acqua, ecc. Purtroppo, seguendo le vie legali, possono occorrere anche anni prima di poter tornare in possesso della propria abitazione, occupata spesso da parte di chi è un professionista delle occupazioni abusive. Professionisti del crimine che comunque fuggirebbero alla vista dell’arma del padrone di casa, preferendo andare da un’altra delle numerose vittime disponibili tra quelle disarmate.
Purtroppo, le armerie in questo periodo di Corona Virus sono state chiuse, quindi i neo-possessori di titoli di acquisto armi avrebbero già problemi a poter ritirare suddetti titoli presso le questure e commissariati, ma, ammesso di riuscirvi magari tramite consegna a domicilio, dovrebbero poi venire in possesso di armi e munizioni presso armerie e queste sono state chiuse da tempo come categorie merceologiche “non indispensabili”. Se le armi non fossero indispensabili, forze di polizia e guardie giurate non ne sarebbero dotate, così come ne sono dotate anche le scorte armate dei politici. Ma anche approvvigionarsene tramite un privato legale detentore sarebbe un reale problema, forse salvo fosse un vicino di casa, o meglio di appartamento… A questo punto forse sarebbe meglio ordinare pistole balestra, spray al capsicum, armi ad uso ornamentale, et similia? Arriverebbero direttamente liberamente a casa per posta. Difendersi con una scacciacani potrebbe anche provocare la reazione omicida da parte del rapinatore che poi probabilmente verrebbe assolto per legittima difesa… Nb. Certi criminali ben riconoscono la differenza di rumore tra munizione vera e quelle a salve.
Comunque al momento la situazione criminale è ancora generalmente ben lontana da essere al livello di emergenza a livello nazionale.
Comunque sono consentite aperture straordinarie su appuntamento per forniture strettamente necessarie alle forze armate, forze di polizia, anche polizie locali, provinciali, et similia, ma anche a guardie particolari giurate. Di certo possono rimanere aperte attività dotate di licenza ex Art. 28 che riguarda le forniture alle ff.aa. e ff.pp.
Comunque non si ha traccia di armerie aperte in questo periodo se non per vendite per corrispondenza di prodotti consentiti.
Ma chi invece vorrebbe dotarsi di portoni blindati, inferiate, allarmi, ma anche solo di qualche lucchetto e catena per non incorrere in interpretazioni restrittive dalla pattuglia di turno forse è meglio che si rivolga agli acquisti per corrispondenza, sempre che poi sia in grado di installarseli da solo visto che gli istallatori non rientrano nelle categorie di servizi ritenuti indispensabili!
Insomma, i mezzi di sicurezza privata non sarebbero considerati indispensabili manco quando le forze di polizia sono in estrema difficoltà e a rischio della vita, sottorganico, talvolta più ammalati e forse infetti di altri.
Inoltre, quando si tornerà alla normalità con la fine del coprifuoco e i cittadini usciranno nuovamente di casa ci sarà una vera escalation di furti nelle case lasciate finalmente vuote per qualche ora o rapine in quelle ancora abitate ma appetibili dai criminali! Moltissimi cittadini e le loro famiglie si troveranno in pericolo prima di poter provvedere all’acquisto di mezzi e sistemi di sicurezza, così come di armi e munizioni. Del resto, cercare di intimorire un gruppo di ladri professionisti con una katana giapponese da salotto non affilata per legge, con una mazza da baseball, al massimo con una pistola balestra mono colpo o con una fionda con biglie è realmente ridicolo! Se le armi più diffuse da difesa hanno almeno 15 colpi ci sarà un motivo… anzi ce ne sono molti! E chi li nega è un ignorante in materia! In passato ho scritto diversi articoli sulle armi più adatte alla difesa abitativa e per quanto mi sia possibile ho sempre preferito consigliarne dall’aspetto aggressivo e imponente, in modo da provocare la fuga dell’aggressore e non le risate.
Ovviamente saranno avvantaggiati i cittadini che erano già armati e frequentavano abitualmente poligoni e campi di tiro, perché hanno una maggiore consapevolezza legale dei rischi che corrono nello sparare, che per una maggiore esperienza nel maneggio delle armi in casa propria. Visto che la tattica abituale attuata anche da prima che esistessero le armi e vivevamo sugli alberi è quello che in caso di pericolo o potenziale pericolo, consiste nel recarsi ad ispezionare, vigilare, porsi in condizione tattica difensiva (nascosta o esposta) e/o offensiva per fini deterrenti, sino a giungere alla cerca del probabile intruso e aggressore, visto che rimanere sul proprio ramo o letto ad attendere l’arrivo del o degli aggressori e della loro pietà consiste in un potenziale suicidio. Questo lo sanno non solo le scimmie, ma anche i nostri cani! Certo che farlo con un’arma tecnologica come un’arma da fuoco è cosa più difficile che farlo con un bastone, ma i risultati di efficienza ed effetto deterrente sono ben differenti.
Inoltre, il legale utilizzatore delle armi o mero detentore sa bene, fosse anche solo dalle decine di processi sia mediatici che nei tribunali devono affrontare coloro che le hanno usate per difendere se e i propri cari, quindi sarà l’ultimo a volerle usare illegalmente, sia perché poi rimarrebbe disarmato nel lungo periodo delle indagini, quindi non se la porterebbe con sé fuori di casa senza apposita licenza. Il timore di poter perdere poi le licenze per poterle detenere e trasportare ad uso sportivo ha fatto si che i maggiori obbedienti ai decreti sul Covid 19 siano stati proprio coloro che posseggono legalmente armi! Questo sia per non perdere la possibilità di esercitare gli sport dedicati che per poter continuare esercitare con queste la difesa della incolumità familiare e personale!
Ma si stanno configurando già in questi giorni di fine marzo 2020 dei casi di assalto ai supermercati da parte anche di comuni numerosi cittadini ormai senza più un lavoro ne un reddito, ma nemmeno più della pensione degli anziani genitori, zii e/o nonni defunti o ammalatisi in questi mesi. Quindi furti e rapine disarmate “forse giustificabili in un processo” da parte anche di comuni madri e padri di famiglia, ma anche di ragazzini affamati. Il fatto è che le forze di polizia non possono non intervenire, magari interverranno anche solo identificando i “ladri della fame”, compito di certo non facile a causa di mascherine, guanti e occhiali… Di certo costoro non porteranno mai armi da fuoco con loro, al massimo si limiteranno ad armi da ultras calcistici o ad uso agricolo/meccanico, perché diversamente si ritroverebbero a dare giustificato motivo alle forze dell’ordine, che poi non avrebbero altra soluzione che dover rispondere al fuoco e in questi casi le forze dell’ordine avrebbero la meglio. Contro poi una squadra di militari, non ci sarebbe nemmeno da pensarlo, sia perché si tratta di cittadini onesti e solamente affamati, sia perché nei gruppi ove sono presenti persone anziane, quindi sagge, ma anche donne, madri di famiglia questi avrebbero parte nelle scelte di azione e farsi sparare perché un cretino ha deciso di portarsi addosso una pistola non sarebbe consentito.
Però si deve tenere conto della eventuale presenza di agitatori.
Il reale problema che le nostre forze dell’ordine devono affrontare è del loro numero esiguo, anche se avessero a disposizione tutto l’esercito… Non dimentichiamoci che si stima che almeno il loro 10% sia in stato di assenza per malattia/quarantena.
Inoltre, in teoria non può di certo effettuare una carica per disperdere una folla di onesti cittadini e cittadine con in braccio figli affamati e piangenti, con gli stessi sistemi che usano contro gli ultras calcistici… Anche le loro dotazioni non sono molto adatte a ciò. Immaginateli a dover contrastare una decina di donne incinte e infuriate? Ma anche fosse solo una sarebbe un dramma. Ne sanno già qualcosa quando hanno a che fare con pluripregiudicate appartenenti a clan etnici malavitosi che le usano appunto per la loro temporanea impunità e invulnerabilità… Anche solo usare uno spray al peperoncino contro di loro potrebbe essere una tragedia, figuriamoci altro…
Però qualcosa potrebbero farlo le forze di polizia locali, non avendo le lungaggini ministeriali per gli acquisti, cioè potrebbero rapidamente meglio dotarsi di appositi sfollagente, cioè di lunghezza superiori alla media da utilizzare soprattutto come distanziatori. Essendo chiuse armerie, ma anche negozi di articoli sportivi per arti marziali potrebbero dotarsi ad esempio di manici di scopa/passa stracci dalla lunghezza tra 1 e 1,5 metri meglio se telescopici per porto in auto. La numerosa polizia indiana, pachistana e del Bangladesh ha manganelli in legno spesso di queste dimensioni con puntale in gomma, si devono occupare di quasi un miliardo e mezzo di cittadini. Evidentemente funzionano ed in questo hanno di certo maggior esperienza che noi! Questi bastoni non particolarmente pesanti, grazie anche ad una legislazione elastica consente loro di “sculacciare”, “bastonare” non pesantemente i cittadini, cioè senza lasciar loro danni gravi così come si vedono fare in numerosi video on line! Ovviamente in caso di necessità possono colpire molto duramente. Nb. Negli USA la distanza di sicurezza tra individui è di oltre 1,8 metri! In Italia come fare rispettare la distanza di sicurezza di un metro senza bastoni o manganelli di adeguata lunghezza?
Personalmente ritengo il manganello ad L, il tonfa, il migliore per tutti i compiti, soprattutto per ridurre i danni ai criminali facilitando parate, chiavi articolari, bloccaggi vari, ammanettamento.
Ma in questi casi particolari un semplice bastone più lungo è anche di miglior utilità per tenere distanti le persone, magari applicandogli un tappo in gomma per bastone da passeggio e qualche giro di nastro adesivo.
Ma esiste anche un distanziatore di libera vendita, cioè una specie di manganello telescopico, ma costruito in modo da non essere considerata arma propria grazie ad una apposita certificazione del Banco Nazionale di Prova delle armi che quindi consentirebbe anche alle forze di polizia locali e GPG di attrezzarsi con qualcosa considerato per legge uno strumento e non un’arma. Peccato che sia solo di dimensioni standard e che alcune questure/prefetture in passato si siano opposte alla loro diffusione. Eppure il parere del Banco Nazionale di Prova è vincolante.
Purtroppo, le uniche attività commerciali a cui potersi approvvigionare al momento a riguardo sono di e-commerce e quasi sempre straniere. Questo denota una ulteriore carenza di normative in queste situazioni di emergenza in cui le ditte straniere sono le uniche che ne traggono profitti in settori da noi completamente fermi perché considerati di non pubblica utilità, che almeno lasciassero aperte per forniture agli appartenenti delle forze armate, forze di polizia, GPG, operatori di sicurezza, portierato, primo soccorso, protezione civile, ecc.
In una nazione in cui il tessuto sociale è tale anche in piccoli centri abitati ove gruppi di ragazzini e adolescenti, nonostante l’obbligo di rimanere in casa escono di giorno passeggiando talvolta nelle campagne, di notte sino all’alba in paese, come se non avessero i genitori, ove per farli rientrare non bastano né gli inviti delle ronde di protezione civile, spesso neanche delle polizie locali, occorre chiamare carabinieri o polizia di stato… Tanto loro come minorenni si considerano legalmente impunibili… Si comportano come persone inconsapevoli che sfidano la morte come un videogamer con 3 vite di autonomia. Non è che abbiamo da sperare molto nei giovani, salvo rare eccezioni. Purtroppo, spesso così ci si comportano pure degli adulti, anche in età anziana che o per sindrome di inferiorità o superiorità o per patologie narcisistiche devono sfidare disposizioni di sicurezza sanitarie e del buon senso per sentirsi psicologicamente sicuri. Insomma, persone che normalmente vengono chiamate imbecilli.
Da Wikipedia: imbecille/im·be·cìl·le/aggettivo e sostantivo maschile e femminile
Persona di limitata capacità di discernimento e di buon senso o dal comportamento stolido; anche riferito a cosa.”che discorso i.!” Naturalmente menomato nelle facoltà mentali e psichiche; in psicologia, affetto da imbecillità.
Ma la mentalità la fa anche la cultura della sicurezza, gli USA sono un paese pieno di contraddizioni e a volte con realtà imbecilli nascoste molto bene, ma hanno diffuso addirittura le istruzioni su quali tipi di barbe poter indossare le mascherine, purtroppo di questo non si parla in Italia. E’ importante che le mascherine e maschere aderiscano bene alla pelle rasata e/o assente da peli.
Comunque, tutti i militari sanno che per poter indossare correttamente le maschere antigas mantenendo la barba possono comprarsene una ad hoc integrale, purchè approvata dal loro comando.
Addirittura per aiutare loro forze alleate le FF.AA. statunitensi di fede islamica, quindi praticamente tutti con la barba, li forniscono di maschere antigas universali integrali di derivazione medico sanitaria.
Nb. Verificate sempre che il livello di sicurezza di una maschera antigas o mascherina sia adeguato alle vostre necessità, lo stato di conservazione e integrità della sua struttura, la data di scadenza dei filtri e della loro durata d’uso. Leggete bene i loro manuali di uso, pulizia e manutenzione. Alcune mascherine e filtri per mascherine e maschere sono sanificabili per un riutilizzo, ovviamente per quante volte è da valutare di caso in caso.
Gli statunitensi essendo solitamente poco dotati di fantasia nell’arte dell’arrangiarsi rispetto a noi italiani, proprio per queste carenze creano procedure standard e protocolli per ogni situazione e emergenza in maniera tale che anche un cittadino americano stupido, imbecille possa essere tutelato o in grado di autotutelarsi e comunque di tutelare anche terzi e non poter avere scuse dinanzi alla legge!
Altra cosa da dover considerare è che alcune mascherine FFP2, FFP3 e N95 hanno la valvola di uscita dell’aria senza filtro, quindi proteggono bene chi le indossa, ma non chi dovesse respirare le loro emissioni d’aria. Quindi sarebbe almeno il caso di indossarvi in abbinamento una mascherina chirurgica o equivalente. Quindi accertatevene qualunque protezione usate.
Ma esiste un altro grave problema di cui in Italia non si parla quasi mai, cioè la protezione degli occhi, in quanto la pericolosità di infezioni oculari potrebbe essere anche superiore a quella delle vie respiratorie. Eppure spesso basterebbero dei comuni occhiali da vista, sole o meglio ancora da lavoro, così come maschere facciali per ridurne i pericoli infettivi. Ridurne, non fermarne in maniera assoluta.
Per questo occhiali da lavoro a chiusura totale e anti appannamento in teoria sarebbero l’ideale. Ovviamente la sicurezza totale possono offrirla solo occhiali certificati, oppure maschere antigas integrali con protezione oculare dotate di certificazione adeguata. Il personale medico sanitario per tutelarsi impiega occhiali integrali a chiusura totale, visiere di protezione, maschere FFP3, il tutto sigillato con cuffie per capelli e testa, protezioni varie elasticizzate per il collo e viso, oltre ad apposita tuta integrale monouso, guanti in gomma ad alta resistenza, ecc.
Tipica protezione di servizio per medici contro il Covid-19
Per quanto riguarda i guanti protettivi, questi devono essere possibilmente in gomma elastica monouso, il problema è che se indossati per lunghi periodi possono causare eccesso di sudore e allergie, quindi sarebbe il caso di utilizzare appositi sottoguanti in cotone traspirante reperibili in farmacia.
Nb. Per maggiori delucidazioni consiglio di consultare un medico militare o di polizia perchè i più realmente competenti in materia per impieghi extra ospedalieri.
Intanto a livello nazionale raramente si parla delle violenze domestiche di questo periodo e nessuno parla degli assassini casalinghi da parte di tossico dipendenti, solitamente uccisori delle proprie madri a coltellate…