Di Alessandro Mazzetto, (dottore in scienze motorie, tiratore, personal trainer, ecc).
La forma fisica è importante, non solo in materia di sport agonistici e non agonistici, ma anche nella vita di tutti i giorni. Chi si allena regolarmente e, per qualche motivo smette, si accorge subito della differenza: in un paio di settimane senza attività fisica, si avverte un calo prestazionale generale.
La massa muscolare diminuisce, il sistema cardiovascolare diventa meno efficiente.
La stessa composizione corporea subisce cambiamenti: i muscoli perdono tono e la massa grassa aumenta, incrementando la probabilità di rischio di problematiche come le malattie cardiovascolari, cancro e diabete.
L’importanza dell’allenamento fisico nel Tiro a Segno
Il tiro è un gesto tecnico, che richiede l’uso di molteplici capacità coordinative, sia generali che speciali, le quali sono strettamente correlate alle capacità condizionali di forza, resistenza e velocità.
Sono abilità generali la capacità di controllo motorio, adattamento e trasformazione dei movimenti, apprendimento motorio.
Nel tiro a segno, si usano anche delle capacità speciali, come quelle di equilibrio, orientamento, reazione motoria, anticipazione motoria, percezione spazio-temporale, accoppiamento dei movimenti. Non ultime, sono di fondamentale importanza la coordinazione oculo-manuale e il controllo della respirazione, che utilizziamo più intensamente durante l’allineamento di tacca di mira, mirino e bersaglio e nella fase di scatto.
Un soggetto allenato, sarà sicuramente in vantaggio: avendo a disposizione più forza muscolare (un muscolo di sezione trasversa più grande, sviluppa più forza sia eccentrica, che isometrica), ci sarà più controllo neuromuscolare, che è di fondamentale importanza nella gestione del gesto tecnico, anche in momenti di stress. Sviluppando più forza isometrica, il tiratore riuscirà a mantenere l’arma in puntamento più stabilmente e sarà meno soggetto a stanchezza, errori e tremito.
La fase di apprendimento
È il momento più importante, nel quale si apprendono i fondamentali (tecnica di tiro, impugnatura dell’arma, allineamento degli organi di mira…).
Anche questa fase è profondamente influenzata dallo sviluppo delle capacità sopra menzionate, perché è quella in cui si attuano i meccanismi di interiorizzazione e automatismo del gesto tecnico.
Senza un buon allenamento di base, diventa più presente il rischio di interiorizzare e automatizzare movimenti non corretti che, una volta consolidati, risulteranno più ostici da correggere.
Qualche consiglio per l’allenamento
Il mio consiglio, è quello di allenarsi tenendo conto delle proprie condizioni fisiche e adattare l’attività motoria in base ai progressi che gradualmente si otterranno. Quando possibile, è consigliabile affidarsi a personale esperto e qualificato, che saprà guidarci verso la metodologia più adatta al nostro obbiettivo.
Inizialmente, la fase di allenamento, sarà di tipo globale, interessando tutti i distretti muscolari del corpo. Questo ci consentirà di incrementare le capacità condizionali. In seguito, si potranno introdurre esercizi più specifici, mirati a quei gruppi muscolari interessati nella gestione di rinculo, rilevamento, reazione allo sparo.
Alcuni esempi di lavoro specifico, utilizzando una banda elastica: