Auto elettriche ad uso di polizia?

Di Biagio De Santis (istruttore di tiro, esperto balistico, infortunistica stradale e automobilistica, I.T. anti incendio, ecc).

Dopo molti tentativi ripetutisi negli anni, pare che diversi dipartimenti di polizia statunitensi si siano decisi ad adottarle, ma di fatto sono solo ancora delle eccezioni e non la regola. A Roma nel 1945 prima dell’arrivo delle forze alleate venivano già utilizzate auto elettriche per sopperire alle carenze belliche di carburanti. Questi veicoli poi scomparvero misteriosamente… In Italia per uso di polizia si sono diffuse principalmente delle smart car elettriche mentre negli USA si dirigono verso berline e SUV.

Di seguito due modi di interpretare le auto elettriche per compiti di polizia. La mentalità americana, anche tattica è ben diversa da quella europea e soprattutto da quella italiana. Ma l’Italia è più influenzata da decisioni politiche ed ideologiche che da altro, ove le competenze di bravi poliziotti non vengono seguite. Molti anni fa ho avuto modo di prestare una giornata di servizio in un dipartimento di polizia municipale in USA come poliziotto onorario e ho potuto ben apprezzare le loro tattiche di pattugliamento e intervento, quindi diversi tipi di autoveicoli, agenti con diverse specializzazioni, raddoppio delle auto sul territorio anche se spesso con un solo agente per ogni veicolo, tempi di intervento sul territorio di circa 3 minuti per autopattuglie e squadra SWAT, 5 minuti per il tactical responce team (ordine pubblico), con turni solitamente da 10/12 ore.

Tesla Model 3, polizia di Westport (Connetticut-USA).
I lampeggianti sono ben integrati nel veicolo.

Se l’auto americana è più un auto sportiva, la visione europea si spinge più verso l’idea di un autocarro, ma ne parlerò a fine dell’articolo.

L’Unione Europea e il mondo occidentale hanno già deciso che entro pochi anni ci dovranno essere in circolazione solo veicoli esclusivamente elettrici, quindi più niente auto a motore termico, ne ibride. Si parla del 2030, ma probabilmente tale scadenza sarà anticipata per poter meglio intervenire sul controllo fiscale, amministrativo, ordine pubblico della popolazione che della criminalità, in quanto si ipotizza che le forze di polizia in un futuro poco lontano potranno fermare un auto elettrica in fuga solo con un clic, in quanto le auto interconnesse ad internet potrebbero avere sempre in futuro, probabilmente per legge l’obbligo di montare interruttori di serie. Addirittura in caso di auto con guida autopilot si potrebbe obbligarle a dirigersi autonomamente presso il comando di polizia. Auto che se bollo e assicurazione risultassero non pagati neanche si accenderebbero, ecc. Comunque questi sistemi di controllo evoluto non sono fantascienza, esistono già da anni e se installati possono funzionare anche con auto a motore termico che ibrido. Ma al di la di tutto, le prime auto ad alimentazione elettrica saranno di certo quelle di pubblico servizio, quindi anche quelle delle forze di polizia! Immaginate poi se future auto della polizia se anche loro fossero connesse ad internet o intranet fossero infettate da un virus… Virus informatico… hackerate, ecc.

Le auto elettriche si sono già dimostrate particolarmente utilizzabili per compiti di viabilità, traffico e vigilanza in aree urbane e verdi, ove utilizzare veicoli che non inquinino sul posto e non aumentino il livello di rumore si apprezzano maggiormente. Di fatto quelle impiegate per solo uso di polizia sono troppo poche per influenzare in maniera significativa l’inquinamento acustico che ambientale nelle località d’uso. In realtà sono pochissimi i corpi di polizia che le hanno riacquistate dopo il fine servizio (circa 1/5 anni), solitamente sono state adottate più per una questione di immagine ecologica ambientalista di propaganda politica che altro.

Certo che passare da una utilitaria di bassa qualità in cui all’interno rientrano facilmente i gas di scarico quando si pattuglia o ispeziona a bassa velocità, ad una auto elettrica è una esperienza fantastica.  Ma quando l’auto elettrica è una mini car o piccola utilitaria con ammortizzatori duri per aumentare la tenuta di strada, se si percorrono strade dissestate si rimpiangerà a breve la più grande scassata auto a benzina quando le dolorose ernie al disco si faranno sentire.

Un possente SUV mercedes EQ sembrerebbe la soluzione adatta, ma 80.000 € non sono alla portata di tutti…

Ma una cosa è l’impiego di piccole mini car elettriche facilmente parcheggiabili ovunque, anche su un marciapiede che per il trasporto veloce degli agenti nel traffico cittadino, un’altra è utilizzarle seriamente per compiti di polizia. Anche se effettivamente si deve ammettere dove va una minicar non passano auto più grandi, mi riferisco ad aree urbane soprattutto certe ZTL, mercati, centri storici, ecc.

Sono diverse le polizie locali italiane che le hanno adottate negli anni, solitamente mini car, smart car e di segmento A come le Panda, 500, Smart, et similia. A differenza dei pareri di assessori e sindaci, gli utilizzatori diretti, cioè gli agenti non ne sono stati particolarmente soddisfatti salvo per impieghi a corto raggio e di breve durata. Inoltre, spesso il risparmio economico non è stato nei fatti nemmeno un successo da giustificarne il riacquisto, anche perché il valore di questi veicoli da usati è sconveniente nella rivendita in confronto al prezzo di acquisto. Inoltre dimenticare di metterle in carica in tempo, caricarle male, farle scaricare troppo, danneggiare per errore il carica batteria o perderlo porta a sanzioni disciplinari o peggio.

Ma adesso pare che ci sia una nuova spinta pubblicitaria atta a favorire il ritorno in massa negli USA a questi veicoli full electric, complice anche le spinte di produttori come ad esempio la americana Tesla con autovetture di segmento C e D come l Model 3, cioè di fasce di prezzo superiori a quelle solitamente acquistate in Italia. Quindi delle vere berline e non delle compatte.

Una BMW i3 elettrica, in dotazione alla polizia bavarese dal 2017

Solitamente le auto scelte della polizia sono o berline con attitudini sportive come le europee Alfa Romeo Giulia, BMW serie 3 o le americane Ford Crown Victoria (simile alla Ford Taurus/Mondeo), oppure dei fuoristrada ma adatte anche ad uso anche stradale come Land Rover, Jeep, ecc., poi ci sono anche quelle della categoria “interceptor” cioè delle berline sportive derivate da competizioni rally o stradali o delle coupé. Nb. Utilitarie, citycar, furgoni e altri veicoli speciali e non, meritano un discorso a parte.

In pratica sono tutte adatte a correre nelle loro categorie, soprattutto le interceptor, cioè autoveicoli intercettori di veicoli in fuga, delle vere auto sportive con centinaia di cavalli per inseguire e raggiungere i criminali più veloci ma adatte anche per trasporti stradali di emergenza. Le berline di segmento C e superiori anche quando in versioni station wagon hanno comunque delle discrete prestazioni sportive. Le utilitarie con basse o nulle prestazioni sportive di fatto sono solo utili mezzi di trasporto e di pattugliamento, comunque più adatte ad un utilizzo passivo. Mentre i fuoristrada a differenza dei SUV sono realmente in grado di affrontare percorsi impegnativi anche grazie alla presenza di marce ridotte. Tra queste fuoristrada vi sono delle vere vie di mezzo in grado di eccellere anche se derivate da piccole utilitarie di fascia B, mi riferisco alle piccole Fiat Panda 4X4.

PROIETTILE MANDA A FUOCO UN AUTO ELETTRICA?

In pratica il fatto avvenne nel 2014 in Pennsylvania (USA). La Tesla stava per sostituire in garanzia il veicolo al cliente a causa di una apparente autoaccensione spontanea, ma i periti assicurativi affermarono di aver trovato che la causa del problema era un colpo di arma da fuoco che aveva raggiunto il pacco batterie, pare che abbiano anche ritrovato il proiettile. La causa è ancora in corso.

https://link.springer.com/article/10.1007/s10694-019-00944-3
https://www.detroitnews.com/story/business/autos/2018/05/15/battery-powered-car-fires/34961837/

Se i crossover sono ancora considerabili utili su percorsi stradali misti i SUV sono da intendersi praticamente più delle comode berline da passeggio e viaggi stradali, senza nemmeno i vantaggi dimensionali delle piccole utilitarie. I SUV (sport utility wagon) a causa del baricentro alto, peso, non hanno una buona tenuta di strada in curva e sono soggetti a ribaltamento in caso di incidente, i loro pianali non sono realmente alti da terra quindi non sono effettivamente adatti al fuoristrada, a causa del loro elevato peso e coefficiente aerodinamico hanno anche alti consumi e sono più portati di altri al ribaltamento.

Ma in pratica cosa deve fare un’auto della polizia? Come un’arma, ma volendo anche come un telefono deve essere innanzitutto:

  1. affidabile,
  2. garantire buona autonomia,
  3. buone prestazioni. Questo perché da questi dipende l’intervento certo e rapido degli agenti a tutela del cittadino che si trovasse in caso di pericolo.
  4. Avere inoltre caratteristiche adatte sia all’attacco che alla difesa. Quindi una robustezza strutturale contro urti che le consentono almeno entro certi limiti di poter proseguire anche se danneggiata in più incidenti consecutivi, urti anche voluti come lo speronamento di altro veicolo.
  5. Resistenza balistica, almeno nei punti più probabili da essere attinti da proiettili in caso di sparatoria. Ma blindando pesantemente un’auto se ne limitano troppo le prestazioni, ne aumentano i consumi e costi.
  6. Confortevoli per i lunghi turni di servizio anche per personale di alta statura, considerando anche la comodità di accesso e uscita dal veicolo.
  7. Facilmente dotabili di accessori come sistemi per raccolte, trasmissioni ed elaborazioni dei dati, porta armi, lampeggianti e fari supplementari di illuminazione, ecc. tutto se possibile facilmente gestibile con facilità ed ergonomia.
  8. Alcuni di questi veicoli devono poter essere allestiti anche per la funzione “cellulare”, cioè essere dotati di una cellula di sicurezza, solitamente il vano posteriore per trasportare in sicurezza persone pericolose o potenzialmente tali. Purtroppo non basta ammanettarli per garantirne la mancata fuga e la sicurezza degli agenti.
  9. Avere un adeguato bagagliaio per gli strumenti del mestiere: da cartelli stradali, al kit di primo soccorso e defibrillatore, a strumenti da scasso, eventuali armi aggiuntive, strumenti utili per le emergenze, ecc.
  10. Avere un piano da appoggio per usarlo come scrivania per scrivere i verbali, controllare agevolmente documenti, ecc. quindi un bel cofano di bagagliaio o una vasta cappelliera in una station wagon.
  11. Il veicolo deve essere anche facilmente lavabile e disinfettabile all’interno. Questo da sempre, non solo a causa delle nuove emergenze sanitarie.

Si potrebbero aggiungere molti altri parametri, ma questo vuole essere un articolo di breve lettura, non un manuale completo per la scelta dei veicoli più adatti, né tantomeno una consulenza professionale sugli acquisti che volendo a richiesta potrei fornire.

Ma torniamo ai veicoli elettrici. Le esperienze internazionali, anche italiche le considerano ancora inadatte ad un reale risparmio economico sia a breve che a medio termine. Anche perché i prezzi di rivendita dell’usato sono molto sovrastimati in quanto le batterie col tempo perdono molto la loro autonomia e quindi le rendono ancor meno commercialmente appetibili. Mentre i costi di manutenzione in raffronto ad auto a combustibili fossili di alte cilindrate sono veramente contenuti, ma siamo in Italia, non in America con motori 4000cc V8. Quindi una qualunque auto benzina o diesel può facilmente raggiungere e superare i 300.000 km. , dopo 2 o 3 anni di intenso servizio di pattugliamento ed essere rivenduta prima che la carrozzeria, sospensioni e gli interni cadano a pezzi e comunque con un motore ancora in grado di percorrere molti km. questo che sia una grande berlina o una utilitaria o un fuoristrada.

Comunque se vogliamo fare due calcoli si deve anche tenere conto che a causa delle ridotte autonomie di percorrenza e dei lunghi periodi di ricarica e che le colonnine di ricarica rapida costano (se si vuole comprarle) e sono rare da trovare… ad esempio per garantire in servizio sempre almeno un’auto nell’arco delle 24 ore in pratica possono occorrere almeno 3 auto, di cui una in servizio e le altre in carica! Non una sola a motore termico! Nb. Non pensate di gestire le ricariche come quelle di un telefono o ridurrete velocemente la vita e autonomia delle batterie.

Inoltre le auto elettriche sono molto soggette a problemi di autonomia nei climi e periodi freddi, che dire poi del consumo dovuto alle luci di illuminazione, radio, sirena e gestione di sistemi di trasmissione ed elaborazione dati? Spesso anche rinunciando al riscaldamento, soprattutto di notte non si riesce a finire il turno di servizio con lo stesso veicolo.  Valutate bene l’autonomia dell’auto che scegliete in base anche ai suddetti parametri e che ogni anno l’autonomia si riduce comunque di un tot percento.

Che dire poi del problema degli inseguimenti o spostamenti non di routine? C’è il pericolo effettivo di rimanere fermi per strada e dover tornare al comando col carro attrezzi, anche perché non si potrà usare una tanica di benzina portata dai colleghi. Oppure pensate di ricaricare l’auto nella più vicina abitazione impiegandoci almeno un’ora? Meglio non scegliere una piccola utilitaria, ma una berlina con maggior autonomia.

Sebbene delle Tesla negli USA in servizio di polizia abbiano dimostrato di garantire un eccellente servizio di assistenza e ricambistica, non so se si possa dire altrettanto in Italia ove per mia esperienza diretta ho visto autoveicoli elettrici di produzione europea di alta qualità impiegare 3-4 mesi per venire riparati. Del resto sono nuove tecnologie che si evolvono rapidamente in nuovi modelli, impiegate solo su parte della produzione, quindi facili da diventare obsolete e irreperibili, il mercato di componenti aftermarket cioè non originali è quasi inesistente e comunque comporterebbero la perdita delle garanzie.

Il sottoscritto e la maggioranza degli esperti ritengono come auto elettriche realmente valide solo quelle progettate sin dall’inizio per sola alimentazione elettrica, questo soprattutto per la distribuzione delle masse, il contenimento dei pesi, abitabilità, il comfort, l’aerodinamica, l’ergonomia, bagagliaio, sicurezza attiva e passiva, il tutto ottimizzato per massima autonomia e prestazioni. Proprio per questo le Tesla hanno avuto per prime un grande successo, ma se già in Italia sono costose delle piccole Fiat 500 elettriche vi lascio immaginare il prezzo di una berlina. Ma anche negli USA hanno prezzi relativamente elevati, a cui comunque vanno aggiunte le solite dotazioni di servizio che dovrebbero essere comuni a tutte le auto di polizia. Per contenere i costi ovviamente non acquistano i modelli di punta ma versioni intermedie che però han dato problemi di comodità per agenti di alta statura ma anche bassa se indossano il berretto, quindi alcuni dipartimenti si stanno orientando verso SUV, veicoli questi già noti per i propri difetti concettuali che quasi vanificano gli effetti di una progettazione ad hoc per motorizzazione elettrica! Quindi aumento dei consumi, minore tenuta di strada e velocità di punta.

Certo che una buona auto elettrica moderna all’inizio è un sogno. Silenziosissima, super multimediale e interconnessa, accellerazione e ripresa da super car, una marea di costosi ADAS (sistemi avanzati di assistenza alla guida), telecamere dappertutto, info entertainment, magari in versione a guida autonoma così potrete finalmente dormire in servizio ecc. (battuta ironica), ecc. insomma la Bat Mobile. Ma credete che il vostro consiglio comunale o di amministrazione dell’istituto vi compri un’auto elettrica full optional? Preferiranno risparmiare al massimo e sfruttare completamente gli eco incentivi. Dovrete anche sperare ci sia stato un adeguato montaggio degli accessori specifici per il servizio… Questi ovviamente pesano, talvolta aumentano il CX aerodinamico, comunque consumano più elettricità quindi riducono ulteriormente prestazioni e autonomia! Dovete anche considerare i consumi a pieno carico, ad esempio con 5 colleghi o con due agenti e 3 arrestati a bordo. Che dire poi dell’autoradio di bordo che molti colleghi tengono accese ad alto volume durante il loro turno di guida?

Certo che in una grossa auto ben aerodinamica, lo spazio maggiore destinato alle batterie consente maggiore autonomia rispetto ad una piccola e tozza seppur più leggera utilitaria (leggera per modo di dire).

Si, accelerazioni fulminee, riprese istantanee, grande tenuta di strada, ma non siete poliziotti americani con auto dotate di paraurti speciali da speronamento, ne avete la stessa tutela legale nell’uso delle armi dei vostri colleghi d’oltre oceano. Quindi non pensate che al raggiungere velocemente i banditi si arrivi facilmente ad un rapido arresto degli stessi perché i banditi hanno “troppa” paura di voi, occorre quasi sempre una buona autonomia chilometrica per condurli in trappola, del resto neanche i poliziotti americani hanno la licenza di uccidere e sono noti televisivamente i loro lunghi inseguimenti sulle strade nonostante siano molto più temuti e rispettati. Comunque se non li si raggiunge di certo non si può nemmeno indurli con le buone o le cattive a fermarsi… Anche la maggior diffusione di prestazionali auto elettriche da parte dei cittadini e criminali induce a dotarsi di auto adeguate a competere con loro.

C’è anche da dire che per raggiungere fuggitivi alla guida di una delle prestazionali auto elettriche soprattutto in aree urbane è preferibile disporre di auto altrettanto o più prestazionali perchè con le comuni auto a motore termico anche se potenti non si possono confrontare ad esempio con una Tesla model 3 o S, auto con prestazioni da super car ma anche una piccola Smart può diventare un osso duro da raggiungere e fermare su alcuni percorsi. Quindi o l’amministrazione vi fornisce una Ferrari o una Porsche da 250.000 € oppure vi affida una auto elettrica sportiva da 50/60.000 € + allestimento.

Ma poi se dei banditi sparassero alla volante o anche solo danneggiassero volutamente la loro auto elettrica?

Sappiamo già che le auto elettriche in caso di incidente stradale vanno rapidamente evacuate a maggior ragione delle auto ad alimentazione combustibile onde evitare di rimanere potenziali vittime di un potenziale incendio delle celle batteria. Non ci sono al momento dei sistemi efficienti al 100% atti ad evitarlo! Anche se i valori di valutazione sicurezza delle auto elettriche raggiunge i massimi punteggi dei vari enti di certificazione di sicurezza. Di fatto sono, ancora, almeno teoricamente RITENUTE più sicure le auto a benzina che quelle elettriche, il top della sicurezza ovviamente sono quelle a gasolio! Ma c’è anche un altro problema, una volta incendiate per spegnere l’incendio a volte occorrono fino a 48 ore, questo anche se intervengono tempestivamente i vigili del fuoco! Quindi se rimaneste incastrati nell’auto FORSE non basterà un’autocisterna anti incendio e il suo equipaggio a salvarvi… Negli USA sempre più vigili del fuoco vengono appositamente formati per spegnere incendi da auto elettriche. Per motivi professionali ho visto auto bruciare ed alcune poi le ho anche esaminate, tra cui anche due auto elettriche! Non sono un medico ma un esperto in infortunistica stradale, ma di quello che ne era rimasto dei corpi (rimasti nelle auto termiche), il patologo legale aveva ben poco da esaminare…

Vista di una di due auto ibride andate a fuoco, una per accensione spontanea, l’altra a causa della vicinanza alla prima.
Vista dell’auto vittima di autocombustione.
Vista interna.
Retro dell’auto incendiata, gemella dalla prima, entrambe ibride. In questo caso il pacco batterie è di ridotte dimensioni.
Sistema di addestramento virtuale per auto di polizia. Notate anche il PC di bordo, non basta essere qualificato all’uso di PC in ufficio, serve esercitarsi anche a saperlo usare in auto e comunque ci sono diverse App e funzioni che solo in auto si utilizzano. Saperli usare in auto aiuta anche a prevenire incidenti stradali.

Nb. Probabilmente mi preoccupo troppo di questi pericoli, la tecnologia per la sicurezza migliora ogni giorno, ma vi invito comunque a fare scelte oculate e ad effettuare sempre scrupolose manutenzioni e controlli, ma soprattutto a formare in maniera adeguata gli operatori, dotarli dei dispositivi e accessori più adeguati, ovviamente dotati di strutture a norma idonee alla ricarica.

Che dire poi dei danni da colpi di arma da fuoco? Nelle auto full electric le batterie sono poste solitamente tutte su tutto il pianale per aumentare la tenuta di strada, il motore elettrico è relativamente più piccolo di un motore termico e comunque posizionato sempre in basso. Che vi sparino dà in piedi o da un altro veicolo i colpi saranno principalmente diretti verso il basso… Ed è già nota la propensione ai colpi involontari ad essere maggiormente sparati verso il basso soprattutto in caso di stress! Quindi quale protezione potrete avere su un’auto del genere salvo che non sia blindata anti proiettile? E poi protezione balistica di quale livello di sicurezza? Che autonomia avreste con una più pesante nonché più costosa auto blindata full electric??? Ma soprattutto chi spenderebbe oltre 100.000 € di auto per compiti di polizia, che poi per ridottissima autonomia dovrebbe comprarne addirittura 3 o 4 per coprire turni di 24 ore?

Vogliamo considerare anche la possibilità che ad un agente possa partire un colpo per errore? Nb. Sono istruttore di tiro e so che questi episodi seppur rari possono accadere, in genere sono taciuti e tenuti nascosti per ovvia vergogna. Ma quanti hanno mai effettuato corsi di tiro e maneggio armi in sicurezza per autoveicoli? Quanti poi vengono fatti allenare periodicamente a questo? Certi incidenti alla fine sono realmente sempre colpa degli agenti o di chi li amministra? A volte basta posizionare 5 sedie, 2 davanti e 3 dietro per simulare su larghe linee una esperienza di intervento su rapina a mano armata da 1 a 5 agenti, ovviamente con pistole soft air repliche fedeli delle originali in dotazione di servizio. Posso garantire che grazie allo stress indotto con varie tecniche, riesco a ricreare situazioni che nella realtà sarebbero altamente pericolose, anche letali. Insomma oltre al rischio di farsi sparare da un collega, spararsi da soli su un ginocchio, andare a sbattere perché sotto shock da sparo da arma propria o da fuoco avverso, figuriamoci cosa significherebbe aggiungerci il rischio di andare a fuoco facilmente durante o a fine guida!

Da istruttore con competenze tecniche professionali in settori differenti tra loro non ho problemi a tenere corsi a 360 gradi, anzi mi fa piacere, ma perché andare a complicarsi la vita e aumentare i rischi di perderla per seguire oggi quella che è principalmente una moda ambientalista seguita da chi non fa il poliziotto? Certo che possono andar bene per andar a fare multe in città, essere da ausilio per servizi di piantonamento, breve pattugliamento in aree ZTL e verdi, forse in servizio anti bracconaggio, ma almeno per ora non sono idonee ad affrontare tutti i pericoli e condizioni di servizi. Quindi per lo meno vi vanno affiancati o per lo meno siano prontamente disponibili ad intervenire in sostegno agenti su veicoli a motore termico o ibrido.

Nb. I motori ibridi hanno pregi e difetti di entrambi i sistemi, si deve sempre ben valutare i pro e i contro in base al contesto d’uso ma anche agli imprevisti ordinari e straordinari perché secondo la legge di Murphy: quello che può accadere, accadrà…

Per non preferirle ad uso di polizia (le auto elettriche) basterebbe immaginare anche solo alla possibilità che un’auto elettrica possa andare a fuoco in centro urbano in seguito ad una sparatoria, soprattutto nelle ristrette aree storiche ZTL o in un campo nomadi o in un quartiere popolare e in una manifestazione di piazza risulterebbe un incubo che potrebbe indurre la folla al panico. Per fortuna sono casi rarissimi gli incidenti che hanno causato incendi, ma in caso di colpi di arma da fuoco?

Nb. Le batterie sono abbastanza ben protette da incidenti stradali, del resto sono state progettate anche in previsione di questi, ma sono state progettate e collaudate per resistere a colpi di arma da fuoco? Forse lo sarà il futuro Hummer Full electric a 4 ruote sterzanti, ma il suo prezzo di listino sarà di certo molto elevato… oltre 100.000 $, non oso pensare il costo di una sua versione Police SWAT o militare. Che dire del futuro Tesla CyberTruck? A proposito… secondo voi perché non sono diffusi i veicoli militari full electric?

Certo che un auto silenziosa è utile per molte situazioni di servizio, pericolosa per lo stesso motivo, ma si devono mettere tutti i pesi di pro e contro sui due piatti della bilancia. Se proprio si vogliono avere auto elettriche per uso di polizia et similia… e parlo per esperienza diretta, consiglio la rapida disponibilità di veicoli a motore termico da usare in caso di necessità. E’ un consiglio ma praticamente sarebbe un obbligo se si vuol essere sicuri di portare a termine i propri doveri. Quindi se il vostro corpo di polizia o il vostro istituto volesse passare ad una adozione totale di auto solamente elettriche, preparatevi ad andare a piedi o a portare nel bagagliaio un bel monopattino elettrico, sperando che abbia almeno lui la batteria carica 😉

NB. Storicamente la migliore auto per compiti di polizia è stata spesso considerata la Ford Crown Victoria Police Interceptor, evolutasi sin dal 1955 in continui miglioramenti e ottimizzazioni. Una specie di mastodonte lunga 5 metri e 40, larga quasi 2, dal peso di oltre 2 tonnellate con le dotazioni per servizio di polizia. Auto fantastica che ho anche avuto modo di provare personalmente. Un salotto ove far turni di servizio da 10/12 ore quasi non pesa, realmente costruita per facilitare il servizio agli agenti che intervistati dimostravano la loro soddisfazione. Dal 2012 è stata sostituita dal modello Taurus, con diverso allestimento la Crown era anche una delle auto preferite dai tassisti.

La visione americana più recente a riguardo delle auto di polizia.

Approfondendo il discorso iniziato ad inizio articolo, la filosofia statunitense dopo molte prove effettuate negli ultimi 15/20 anni con auto sia elettriche che ibride di diverse forme (city car, utilitarie, mini SUV, più raramente furgoni), adesso si stanno spingendo verso auto più simili a delle sportive “interceptor” ma non hanno rinunciato ad usare le precedenti e le mantengono in servizio, così come mantengono in servizio le auto a motore termico, in attesa di dotarsi completamente di auto elettriche completamente efficienti probabilmente entro il 2030 o più verosimilmente al 2050.

Nb. Per costruire batterie e motori elettrici non solo occorrono materiali particolari da estrarre in miniere alimentate da energie tradizionali, ma si deve considerare che per lo smaltimento e riciclo a fine vita delle batterie occorre consumare ulteriori energie non rinnovabili, quindi almeno al momento la salvaguardia ambientale è limitata solamente alle aree ove vengono utilizzate. In pratica l’inquinamento delle auto con combustibili fossili equivalgono quello delle auto elettriche. Per giunta secondo recenti test ufficiali le auto ibride inquinano più di entrambe anche a causa del maggior peso della doppia alimentazione.

Ma a parte le idee ambientaliste, il risparmio, anche se negli USA il prezzo del carburante e della energia elettrica è molto più basso che da noi in Italia è di circa il 60% in meno, cioè gli costa 1/3°. Anche i costi e tempi di manutenzione sono molto migliori. Nb. Un auto di servizio costa in versione pubblica in media 60.000 $ e gli allestimenti per renderla un auto di servizio occorrono almeno altri 15/20.000$. A sentire alcuni dipartimenti di polizia, sono riusciti ad avere prezzi speciali da alcuni produttori ma anche avere delle sponsorizzazioni e donazioni da privati e aziende private come minimo hanno risparmiato 15.000 $. Inoltre la collaborazione con ditte specializzate in allestimenti per auto di polizia e militari, così come di software e hardware porterà alla completa digitalizzazione e interconnessione tra veicoli e agenti, anche se per ora molti rinunciano al sistema “AUTOPILOT” (autoguida).

Nb. In pratica si potrebbero già modernizzare i veicoli a motore termico, ma ai costruttori risulta più facile ed economico modernizzare auto full electric, ci guadagnano anche di più.

Si stanno sperimentando anche nuove funzioni e utilità, pare che adesso tutto sia lecito e ben visto purchè sia “ecologico”, ad esempio:

  1. queste nuove auto di servizio di pattuglia hanno anche un aspetto meno marziale, ad esempio come nel caso della polizia di WestPort (Connetticut) i lampeggianti e altri sistemi di illuminazione e segnalazione sono posti internamente all’auto e grazie alle nuove tecnologie LED sono anche più efficienti, questo non solo non peggiora l’aerodinamica (prestazioni e consumi) ma soprattutto in abbinamento con colori, loghi e scritte meno appariscenti un autopattuglia risulta meno visibile ai malintenzionati, ma basta un attimo per renderla ad alta visibilità, anche meglio delle normali autopattuglie. Un agente della polizia di Westport ha dichiarato di essersi trovato ad intervenire in tempo contro una banda di rapinatori seriali molto ben organizzati, riuscendo a “mimetizzarsi”  solo a pochi isolati di distanza. Prima non ci sarebbe riuscito.
  2. Il cofano come ad esempio nella Model 3 non contenendo più il voluminoso motore termico, è stato deciso di dedicarlo al trasporto del kit di primo soccorso, con tanto di defibrillatore. Sempre negli USA la collaborazione tra cittadini è a volte molto efficiente e quindi consentire a loro di avere accesso al bagagliaio anteriore può facilitare di molto i soccorsi. Ma potrebbe anche ospitare un sistema di armamento non letale anti sommossa o un arma o un sistema per il blocco di altri veicoli come un blocca ruota balistico, ecc. In pratica da veicolo può diventare un vero e proprio sistema d’arma pur senza essere un autoblindo.
  3. Nel bagagliaio posteriore si posiziona almeno un fucile tenuto in sicurezza con un sistema di blocco elettromeccanico, magari attivabile con un sistema di riconoscimento di impronta digitale.
  4. Essendo queste auto già nate con un sistema computerizzato di connessione multimediale altamente sofisticato spesso senza pulsanti, ma solo con touch screen del monitor, ben interconnesso anche con smartphone, wii fii, bluethoot, ecc spesso meglio che di auto nate a motore termico. Molte funzioni risultano più facilitate sia velocizzate ad uso umano. Quindi anche i comandi vocali sono più efficienti. Il tutto pare risultare più adatto ad impiego sotto stress anche da inseguimento e/o combattimento. Anche se diversi produttori preferiscono mantenere dei comandi tradizionali, come leve e pulsanti per molte funzioni, pare che si stia andando verso l’unico grande monitor centrale touchscreen. Nb. Come al solito i produttori spingono sul risparmio a loro interesse e non a quello dei clienti.
  5. Sebbene i sistemi AutoPilot al momento siano volutamente esclusi dagli interessi dei primi dipartimenti di polizia che le hanno adottate, di fatto sono di estrema utilità. Non solo perché servirebbe ad inviare auto di polizia autonome di pattuglia o a guidare mentre gli agenti sono impegnati ad altro o a mandare autonomamente criminali in carcere, mentre gli agenti rimarrebbero sul luogo dell’arresto. Oppure portare o mandare attrezzature su luoghi di necessità in caso che manchino agenti. Che dire poi di utilizzare il veicolo elettrico ad esempio come ausilio in inseguimenti a piedi? Cioè, mentre l’agente lo insegue, l’auto taglia la strada ai fuggitivi. Oppure, se blindata fungerebbe da copertura passiva come scudo ad agenti in avanzata o copertura più o meno come certi carretti corrazzati medioevali, ecc. Potrebbe anche posizionarsi su comando di traverso alla strada per creare un posto di blocco e spostarsi quando si vuol far passare i veicoli, così come già lampeggia ogni volta che l’agente sta per scendere dall’auto e rimangono accese per 45 secondi, questo al fine di non venire travolti. Purtroppo sono avvenuti incidenti stradali da parte di cittadini con il sistema AutoPilot e sono fatti ben noti alle polizie, questo però non implica che compiti più semplici non possano essere svolti a comando o con sistema di comando remoto a distanza da parte di un altro agente.
  6. Le attuali auto di polizia che dispongono già di telecamere e altri strumenti sono spesso applicati esternamente o comunque non sono parte integrante del veicolo, mentre nelle auto elettriche i produttori si sforzano di integrarle ai veicoli rendendoli protetti e praticamente invisibili, oltre che più facili da utilizzare.
  7. Comando remoto a distanza. Questa funzione consente già ora di poter avere di fatto equipaggi da più agenti, con uno o più di uno nel veicolo, l’altro al comando di polizia o da SmartWorking. Grazie a telecamere e sistemi di comunicazione, l’agente principale reale è alla guida, quello virtuale si occupa invece della visione di telecamere e collabora alla migliore gestione delle informazioni fornite dall’agente reale che dai vari Addas, così anche collaborare a prendere testimonianze e raccogliere prove, interagire e coordinare gli agenti sul campo.
  8. Le collaborazioni tra polizie, case costruttrici di auto, produttori di strumenti e accessori per polizia portano a miglioramenti in tempi anche molto brevi, a volte anche per applicazioni sorprendenti e impensabili sino a poco tempo prima.
Una moderna Tesla3
Se da un canto il monitor è molto funzionale, disporre anche di tasti tradizionali per alcune funzioni base, consentirebbe di avere comandi più istintivi e facili in caso di stress da parte degli agenti. Stress dovuto al lavoro di agente o di operatore di polizia o sicurezza.

Molti anni fa chiesi ad un amico prefetto di polizia in congedo cosa pensasse dell’uso dei primi personal computer di bordo e telecamere dotati dei primi sistemi di riconoscimento automatico delle targhe, ecc che avevamo visto su alcune auto delle polizie USA,  rispose: <questi sistemi li abbiamo anche noi, anzi i nostri sono anche migliori, solo che tutti loro li sanno usare bene, noi no>.

Nb. Non pensate che le polizie statunitensi siano tutte così tecnologicamente evolute? Non è così, così come non sono così diffuse nelle loro auto sistemi elettronici ed informatici di ultima generazione. Comunque danno in uso i veicoli più tecnologicamente avanzati solo ai poliziotti che hanno una specializzazione professionale al loro uso, questo sia a garantirne l’efficienza ma anche per evitarne l’uso errato o indebito, ciò anche per evitare che vengano danneggiati.

In pratica le attuali auto elettriche sono il trampolino di lancio verso una nuova simbiosi tra auto e poliziotto, così come lo è stato già con cane e cavallo. Solo che questo in futuro porterà gradualmente alla robotizzazione della polizia senza parlare delle interconnessioni con droni e tecnologie 5G. Biagio De Santis

Ps. Amici in divisa: statali, provinciali, comunali, privati, ecc… Non pensate che con tali moderne auto di servizio potrete dormire migliori, caldi sonni tranquilli durante il servizio, addirittura dormire guidando… Così come questi nuovi veicoli serviranno a controllare meglio i cittadini, ancor meglio controlleranno voi e le vostre funzioni vitali.

2 thoughts on “Auto elettriche ad uso di polizia?”

  1. Gran bell’articolo però secondo me c’è un altro grosso problema di cui non si parla mai riguardo le batterie delle auto elettriche che riguarda la loro letalità.
    Consideriamo un esempio; un giornata di pioggia forte un’auto di malviventi sperona l’auto e la rovescia scoprendo in qualche modo i contatti della batteria o addirittura rompendo la batteria. In questo caso gli agenti sono a diretto contatto con l’alta tensione della batteria.
    La soglia di letalità per la corrente alternata è di 80 mA (la soglia di pericolo sono 50 mA) mentre per la corrente continua inizia a partire dai 100 mA la tetanizzazione parte dai 300 mA, si deve tenere presente inoltre che se un’auto a benzina prende fuoco c’è sempre la possibilità di usare un estintore un’auto elettrica coinvolgerà per forza di cose tutte le persone che sono intorno al suo raggio di letalità.
    Un altro scenario potrebbe essere un incidente a catena che coinvolga pulman auto etc. in una giornata di neve su un’autostrada, sarebbe un disastro incontenibile.
    Oltre la letalità delle batterie c’è un’altra cosa che si sottovaluta e sono i costi di esercizio dell’elettronica di bordo poichè per usare tutte quelle cose lì ci vogliono delle competenze non indifferenti ed in caso di attacco informatico non è sufficiente mandare la macchina dal nostro meccanico di fiducia ma da dei tecnici specializzati, che costano, come costeranno le batterie delle auto elettriche e la loro manutenzione ordinaria.
    Poi si devono anche considerare i costi dei vari software e gli eventuali problemi dei diritti d’uso che potrebbero essere usati per ricattare addirittura interi dipartimenti di polizia porto l’esempio di twitter e facebook che chiudono a piacimento account senza doverne rispondere praticamente a nessuno.
    Pensiamo ora a degli agenti che stanno per inseguire un malvivente extracomunitario e il proprietario del software è il bill gates di turno che disattiva l’auto nel mezzo di un conflitto per problemi di diritti umani?.
    Insomma con le auto elettriche, anche in ambito civile, ci si andrebbe ad infilare in un ginepraio di difficile soluzione e molto pericoloso per le forze dell’ordine.

    cordiali saluti

    Paolo

    1. Mi fa piacere leggere il suo commento, del resto i problemi elettrici noti sono ancora pochi rispetto a quelli probabili e quelli avvenuti non ancora noti. Quelli da attacchi informatici non sono fantascienza, già visti in parte già in alcuni film ove centinaia di auto elettriche venivano attivate contemporaneamente e guidate da remoto all’isaputa dei legittimi proprietari. C’è effettivamente da preoccuparsi.

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