Di Biagio De Santis (D.I.T.)
L’United States Special Operations Command (abbreviato US SOCOM, Comando delle Operazioni Speciali degli Stati Uniti) è incaricato di gestire le varie forze e operazioni speciali condotte dai vari corpi militari americani. Questo sia per coordinarle, comandarle che per scegliere gli elementi migliori da coinvolgere, ma anche per cercare, quando si può di uniformare gli standard tra chi di standard non ha nulla, nonostante abbiano budget miliardari.
Questo non vuol dire che le forze speciali USA non potranno avere armi, accessori, ottiche, veicoli, mezzi, munizioni, ecc fuori dall’ordinario, ma che comunque le dotazioni standard esistono anche nelle forze speciali. Il problema è che se accontentare con un unico prodotto, arma, ecc tutte le forze armate è difficile, con le forze speciali è ancor più difficile.
L’USSOCOM ha partecipato a molte azioni, da operazioni vere proprie di guerra a quelle: antiterrorismo, guerra psicologica, antidroga, non convenzionali, ricognizioni speciali, azioni dirette, conducendo numerose missioni segrete, in aree di guerra o meno. https://www.horusvision.com/horus-reticles/tremor3
Quindi una dotaziona standard serve non solo per favorire gli approvvigionamenti, ma anche per uniformare la formazione, addestramento e allenamento. Vale per normali forze armate, ma anche le S.F. e F.S non fanno eccezione anche se poi hanno molte più possibilità di scelta.
Oggi è toccato nuovamente ai reticoli per le ottiche di mira per le loro carabine semiautomatiche per tiro di precisione, quindi per designed marksman e sniper (fucilieri scelti e tiratori scelti). Col quale sono anche riusciti anche a aumentare le distanze di ingaggio facilitando il tiro col 7,62 NATO fino a 1200 metri circa. In genere il .308W ha un tiro utile da 1000 y (910 m.) circa. Ma con tale tipologia di reticoli già quasi 20 anni fa con la tecnica del tiro “del secondo colpo”, tecnica di tiro spesso usata dall’artiglieria, vedendo dove va il primo colpo consente di tirare colpi succesivi con precisione e accuratezza prima che cambino il vento ed altri fattori climatici e atmosferici, cioè sparare subito. Usando il punto di impatto visto sul reticolo (coordinate) come nuovo punto di mira di fare centro con un margine di errore minimo o nullo. Ad esempio nel primo lustro del 2000 la Horus in collaborazione con la RUAG e Blaser, in calibro .338 LM erano passati a tiri massimi da 1600 m. circa della concorrenza a 2400 m col 90% di possibilità di far centro al secondo colpo! Quindi non devono sorprendere i 300 m. circa guadagnati col .308W/7,62 NATO.
Nb. Ci sono tiratori virtuosi che fanno bersaglio a distanze ben superiori ai 1200 m., ma sono delle eccezioni, spesso favoriti dalla fortuna e dalla possibilità di sparare tanti colpi e si sa che quando si spara tanto una rosata fortunata da record prima o poi arriva. Ma per i militari la fortuna non è un dato certo e poter sparare molti colpi non è una certezza, anzi… Occorreva portare tiratori già ottimi o eccellenti a un livello superiore per contrastare più facilmente nemici sempre più all’avanguardia.
La differenza tattica di impiego tra sniper e marksman è che gli sniper in genere vengono più spesso impiegati per operazioni di abbattimento di obiettivi specifici, quindi si trovano ad operare da soli a caccia di un nemico o di tipologie di nemici specifici, evitando altri. Mentre il maksman in genere agisce assieme al resto della truppa in azioni tipiche di fanteria. Data anche l’arma semiautomatica che è più adatta al combattimento che al tiro di altissima precisione a cui in genere si preferiscono le bolt action, il marsman deve talvolta dover ingaggiare velocemente più nemici all’assalto posti a distanze, altezze diverse. Mentre invece lo sniper in teoria solo un nemico o un obiettivo per volta, obiettivo che in genere è inconsapevole di essere in pericolo. Da quì la necessità di un reticolo che facilitasse oltremodo anche il tiro dei fucilieri scelti in azioni ove conta sparar bene, subito e molto.
La tecnica del secondo colpo si dimostra particolarmente più efficace quando i tiratori sono 2 o più, perchè il secondo sniper o marksman avendo stessa arma, reticolo e munizione ecc, tirando da posizione adiacente al primo spara immediatamente un secondo colpo sfruttando immediatamente le coordinate balistiche del primo colpo. Con armi semiautomatiche i risultati sono enfatizzate dalla cadenza di tiro superiore alle bolt action. Inoltre in pratica non esistendo più lo spotter (osservatore) si raddoppiano i tiratori e le possibilità di successo. Nb. Questi sono concetti balistici noti da millenni e da secoli applicati anche nel tiro di artiglieria moderna!
Anni fa durante una dimostrazione di tiro ad una squadra tiratori scelti di un noto reparto speciale italiano, li invitai a starare la mia ottica Horus (portando la taratura nella parte bassa del reticolo e lateralmente ovunque volessero) per simulare una condizione atmosferica improvvisa altamente sfavorevole come una tempesta. Al secondo colpo avrei dovuto fare centro. Utilizzai dei loro bersagli, UITS per carabina a 50 m, il 10 da 10,4 mm di diametro, la mouches 5 mm.. Mi voltai, loro effettuarono le variazioni. Purtroppo a causa della pioggia battente nel poligono che usavano quel giorno le linee lunghe erano allagate e inpraticabili, era facilmente fruibile solo un area a 100 m. Quindi per rendere un pò più difficile la dimostrazione decisi di sparare prima ad un bersaglio a 50 m, su cui fare centro al secondo colpo. Poi far centro a 100m. La prova doveva essere effettuata molto velocemente, utilizzavo una mia Sabatti Rover Custom .308W, una bolt acion a canna pesante, calciatura in legno, la mancanza dell’espulsore per facilitare la raccolta dei bossoli mi penalizzava in velocità, quindi dovevo velocizzare ancora di più il tutto. Sotto la pioggia incessante mi piazzai al banco usando uno dei miei sacchetti conglomerati H&S per tiro d’appoggio. L’arma era stata precedentemente tarata a 200 metri. Sparando il primo colpo ai 50 vidi con sorpresa che avevano starato l’ottica non in basso come da accordo, ma in alto e lateralmente dove vi erano molti meno riferimenti. Nonostante questa ulteriore variante improvvisa, riuscii a far centro al secondo colpo a 50 e pure al terzo a 100! Erano 2 centri perfettamente fustellati sulla mouches. Era impossibile ottenere un risultato migliore. Questo a ulteriore dimostrazione che l’esperienza acquisita facendo correzioni di mira senza utilizzare le torrette di regolazione è realmente un addestramento efficace! Infatti consiglio l’utilizzo dei reticoli Horus per allenamento anche per chi va ad utilizzare reticoli tradizionali o addirittura quelli più semplici da caccia perchè facilita l’apprendimento del tiro a correzione visiva! In pratica con questi reticoli con sufficiente esperienza puoi colpire bersagli posti a diverse distanze e a diverse altezze tra loro senza dover perdere tempo a regolare le torrette di taratura e comunque ottenere risultati di precisione intrinseca anche superiori ai sistemi classici, anche perchè certi livelli di correzione sono impossibili per i clik in quanto spesso superiori alle correzioni necessarie e quindi si deve comunque ricorrere alla correzione visiva.
Volendo si può far pratica di tiro con simulatore on line sul sito della Horus https://www.horusvision.com/reticle-demo?mc_cid=7becfd96e2&mc_eid=13c53e1455
Questa tipologia di reticoli viene normalmente soprannominata come reticoli “albero di natale” per la loro vaga somiglianza ad un abete, di fatto è un reticolo balistico telemetrico graduato in diverse scale di misura, dal milliradiante (merico) al MOA (minuto d’angolo). Per chi non lo conoscesse è una specie di asse cartesiano ove la parte superiore è stata quasi completamente libera per migliorare la visuale nella ricerca e identificazione del bersaglio. Nb. I reticoli Horus Vision sono coperti da brevetti internazionali. L’HTremor3 è un reticolo ottimizzato per la stima e correzioni di tiro per il vento. Nb. Un mil radiant a 100 metri equivale a 1 cm, a 1000 m. è un metro, ogni clik equivale a 1 cm.. Va da se che è un reticolo completamente telemetrico, cioè che permette più facilmente la stima delle dimensioni conoscendo le distanze di tiro, così come consente di ricavare le dimensioni conoscendone le distanze.
Storia della Horus Vision. Nb. Sono stato il loro primo e che io sappia ultimo rappresentante e distributore in Italia, eravamo all’inzio degli anni 2000 ed ho venduto e pubblicizzato i loro prodotti per alcuni anni, principalmente i software balistici, computer palmari e i primi smartphone in commercio, così come gli anemometri della linea Kestrel multifunzione della Nielsen e Kellerman con o senza il software balistico Horus installato, dei primi inclinometri montabili su fucili e ottiche. Quindi all’epoca ricevetti formazione on line che poi di persona dallo staff Horus e dal suo rappresentante internazionale (che per giunta era anche un produttore di armi e canne match, tiratore agonista e cacciatore oltre 1000 Yarde) per l’impiego dei loro prodotti che dai tecnici Nielsen & Kellerman (Kestrel) e Global Sniper per gli inclinometri e rettificatori di assialità per munizioni (per una miglior resa balistica). Insomma tra lo stupore generale della maggioranza degli italiani (spesso increduli) gettai le basi per il tiro moderno sulle lunghe distanze, ma come spesso accade nel “bel paese” furono altri successivamente a raccoglierne i frutti migliori.
NEMO PROPHETA IN PATRIA!
Tra le caratteristiche più utili di questi reticoli vi è anche quella di eccellere nel tiro a bersagli mobili, sia per il tiro a secondo colpo, ma anche al primo. Inoltre alcuni vecchi reticoli Horus erano particolarmente ottimizzati per anti “bipedi” in corsa. Grazie anche alle dimensioni variabili del reticolo in funzione dell’ingrandimento tali caratteristiche erano spesso migliorate, così come anche i reticoli particolarmente illuminabili si dimostrano molto utili in tante condizioni estreme. Inoltre quasi tutte le ottiche tattiche con reticoli Horus hanno la messa a fuoco e parallasse da 10 yarde, questo per renderlo fruibile soprattutto per impieghi militari in qualunque caso di necessità. Anche in questo la Horus fu innovativa proponendo ottiche variabili partendo da 1X ma che erano in grado di far colpire con precisione ad esempio un nemico o un cinghiale in corsa sia a breve distanza, così come a 1000 metri e oltre.
Ricordo ancora vari esperti tiratori a livello nazionale che mi si proponevano per essere sponsorizzati (alcuni con supponenza), ma anche armieri che dicevano che avrebbero acquistato ottiche con questi reticoli solo dopo che qualcuno ci avesse vinto almeno un campionato italiano… Senza sapere che all’epoca oltre ad aver già vinto 2 campionati mondiali sniper, avevano già stabilito record di tiro (con RUAG e Blaser) a 2900 metri! In quel periodo il .338 LM normalmente non era ancora impiegato militarmente oltre i 1600 metri e per molti in Italia erano tanti anche 900 metri!
NEMO PROPHETA IN PATRIA!
Nb. Le munizioni Ruag (brevettate) impiegate per quei record erano di tipo destinato solo a clienti militari in quanto dotate di alte capacità perforanti.
Nb. All’epoca il marchio aerospaziale svizzero sebbene già proprietario di mostri sacri come Norma, RWS, Nobel, Geco, ecc era poco noto al pubblico civile ma lo era ai soli reparti speciali di elitè ad alto budget di spesa. Quindi parlare di tali risultati effettuati con munizioni RUAG era come parlare di Bugatti, Aston Martin, Maybach a gente che normalmente conosce solo i marchi automobilistici di utilitarie… Oggi invece è un marchio conosciutissimo.
NEMO PROPHETA IN PATRIA!
Dennis Sammuth è stato il fondatore della Horus Vision, un esperto tiratore e cacciatore internazionale statunitense di alto livello che brevettò i suoi innumerevoli reticoli, fece produrre ottiche col proprio marchio in Giappone e successivamente note ditte internazionali come la Schmidt & Bender, Leupold, US Optics, Nigth Forces, Bushnell, ecc tra i migliori produttori mondiali li adottarono soprattutto in versioni per uso militare, successivamente per caccia e tiro sportivo long range. In alcuni casi era possibile con sovrapprezzo anche il retrofit di alcune ottiche delle suddette marche. Solo successivamente si diffusero anche in Europa soprattutto nel mondo delle gare a lunga e lunghissima distanza. Prima di iniziare una collaborazione con Ruag e Blaser (2003 circa) per ottenere la migliore precisione nel tiro a lunga distanza avevano condotto studi con la Black River Ammo e 2 ingegneri aerospaziali, inoltre in pianta stabile per lo sviluppo dei loro software balistici e reticoli affidabili avevano un ingegnere di origini orientali…
E’ da notare che per ottenere ottimi risultati non è necessario avere alti ingrandimenti, in genere non serve superare i 16 e spesso si tirava anche a meno di 10. Questo a tutto vantaggio della luminosità, fattore importantissimo sia a caccia che per impieghi militari e di polizia.
Di fatto il brevetto di un reticolo telemetrico del genere a noi esperti fece un pò sorridere anche perchè di simili erano già in uso da tempo immemore in altri settori militari, ma si sa che l’ufficio brevetti degli USA è il più potente al mondo e se violi le leggi statunitensi vieni perseguito pesantemente in quasi tutto il mondo. Tant’è che ricordo anche un tentativo da parte di una nota ditta cino americana fu bloccato in tempi brevissimi ben prima che fosse posto in commercio.
Questi reticoli balistici e telemetrici sono particolarmente indicati per mirare con le coordinate di calcoli balistici senza dover regolare le torrette, basta mirare sulle coordinate. Colpire velocemente bersagli multipli e adattare velocemente il tiratore a nuove condizioni di tiro. Consentono di correggere il tiro istantaneamente utilizzando l’effettivo punto di impatto visto sul reticolo dal tiratore o da un osservatore (se lo vedono) e quindi far centro al secondo colpo. In pratica si può far centro anche ad ottica starata e comunque tararle è la cosa più facile al mondo in quanto sul reticolo si leggono i valori da imporre alle torrette per fare l’azzeramento.
Come istruttore di tiro, li ho spesso usati per effettuare corsi anche per via della facilità e rapidità di insegnamento sia nell’uso del reticolo che anche di altre ottiche di mira in generale! Dimostrandosi contrariamente all’aspetto apparentemente complicato effettivamente “friendly use”. Negli anni hanno prodotto reticoli sia metrici che in M.O.A., così come torrette con click sia in metrici (1/10) che in M.O.A. (1/4-1/8), perciò la velocità di apprendimento della taratura che correzioni di tiro risultavano molto più facili.
Storicamente gli statunitensi, soprattutto i militari sono molto affezionati ai reticoli telemetrici in MOA così come le torrette di regolazione. I militari spesso avevano fatto costruire non solo armi, ma anche cannocchiali su loro specifiche, addirittura con click ad elevata escursione come quelli da 1/3 di MOA quindi 8,26 mm a 100 yarde per velocizzare le correzioni di tiro a diverse distanze. Ma storicamente ne hanno prodotti anche da 1/2 MOA e addirittura 3 MOA per click. Al punto tale che alcuni sprovveduti ne hanno acquistate non riuscendo poi nemmeno a tarare le proprie armi. In effetti a caccia di uomini o animali una adeguata potenza delle munizioni compensa gli errori di tiro che la mancanza di accuratezza. Oggi però sia a caccia che in guerra le necessità sia di precisione che di accuratezza è divenuta più importante e l’adozione di sistemi più evoluti di puntamento e mira sono divenuti una necessità.
The reticle used by US SOCOM*, USMC Scout Snipers*, US Navy SEALS*, and used by multiple Precision Rifle Series (PRS) Champions, it’s ideal for those looking for the maximum capabilities in a reticle.