Di Biagio De Santis (istruttore di tiro e armaiolo)
Carabine Henry “Long Ranger” calibro 6,5 Creedmore in alto, in basso in .308W.
Il nome dei fucili a leva è legato a Benjamin Tyler Henry che nel 1861 fece produrre dalla New Haven Arms Company un fucile con suo brevetto. Di derivazione S&W Volcanic (che di fatti era una pistola), portava dei miglioramenti soprattutto nella robustezza dell’arma per il sufficientemente potente .44 Henry a percussione anulare (come il .22 LR). Fece in tempo a partecipare alla guerra di secessione americana nelle mani di alcuni reparti dell’esercito unionista. Non fu mai arma d’ordinanza ma fu molto apprezzata come arma fuori ordinanza, ma soprattutto da ricchi civili, banditi e indiani d’america e questi ne fecero fin troppo buon uso come nella strage di Little Big Horn in cui cadde il generale Custer e il suo 7° reggimento di cavalleria. Il nome Henry è anche legato al nome Winchester da cui infatti derivano i suoi primi fucili a ripetizione a leva. Ma senza il progetto di Henry non ci sarebbe stato abbastanza interesse per questo tipo d’azione d’arma e quindi non ci sarebbe mai stato il fenomeno Winchester poi evolutosi con i numerosi brevetti Browning.
Ho sempre studiato questa tipologia di armi e oltre 20 anni fa quando venni a sapere che era stata fondata una ditta che commemorava il nome del mitico inventore mi appassionai al marchio. Devo dire che in Italia è poco noto nonostante la qualità e varietà dei suoi prodotti, eppure sono molto interessanti, basti guardareil loro sito internet che propone una moltitudine di fucili, quasi tutti a leva in tutte le fogge possibili e immaginabili ma pur sempre dei modelli storici nella storia del far west.
Ma oggi sono quì per parlarvi dei modelli “LONG RANGER”, ebbene non sia una novità avere carabine a leva in calibri da bolt action e con caricatori estraibili anzichè tubolari, basti ricordarsi del Winchester 1895 ex ordinanza sovietica e delle vecchie carabine Browning in calibri da caccia. Sebbene la Henry abbia mantenuto linee classiche ha introdotto anche un calibro particolarmente adatto al tiro a lunga distanza come il modernissimo 6,5 Creedmore. Compatibile azioni con calibri di derivazione .308Winchester è veramente una piccola sorpresa ritrovarlo su una “lever action”. Abituati alle gittate paraboliche del .45-70 Governament avere delle parabole quasi dritte a 300 metri è veramente una sorpresa e vi ricordo che è una munizione di per se molto adatta ai 1000 metri e oltre…
Non che sia paragonabile come precisione ad una buona bolt action da tiro, ma per chi vuole una carabina comoda, pratica da portarsi a caccia anche magari per poter ribattere il colpo un pò più velocemente, questa può essere il giusto binomio arma/munizione. Questo anche in considerazione anche per eventuale caccia in battuta per certi grossi cinghiali è meglio un buon .45/70, comunque il 6,5 Creedmore è adatto a quasi tutte le cacce nord americane ed europee purchè si utilizzi il proiettile giusto. E’ anche vero che negli USA ci hanno anche abbattuto dei grossi alci, ma personalmente non andrei oltre il cervo. Non ho mai sparato con quest’arma ma dai commenti di cacciatori americani a caccia è valida almeno fino ai 400 metri.
DATI TECNICI: Canna da 22 pollici, 56 cm., canna tonda con finitura brunita blu, passo di rigatura 1/8″ lunghezza totale 108 cm., peso 3,150 kg, possibilità di montaggio basi per ottiche di mira, disponibile con o senza mire metalliche, caricatore estraibile da 4 colpi, calcio in noce americano.
Calibri disponibili: .223 Rem/5.56 NATO, .243 Win, .308 Win con canne da 50 cm, 6.5 Creedmoor con canna da 56 cm.
Alcuni accessori originali Henry
Link di riferimento: https://www.henryusa.com/henry-rifles-and-shotguns/
https://www.henryusa.com/firearm-category/long-ranger-rifles/
Video molto interessantehttps://youtu.be/Dy-mKEzuDMo
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