L’ evoluzione delle pistole da difesa professionale e militari è sempre più veloce sempre più veloce, ma ci sono realmente dei miglioramenti? Sono utili anche per gli utilizzatori civili? Oppure si tratta solo di manovre di marketing? Biagio De Santis ci guida alla scoperta delle pistole moderne.
Di Biagio De Santis (istruttore di tiro e armaiolo)
Innanzitutto c’è da sfatare un mito, le pistole d’ordinanza spesso vengono scelte perché sono le più economiche o per motivi campanilistici di orgoglio nazionale, se non di addirittura casi di corruzione. Quindi non necessariamente perché sono le migliori. Inoltre la scelta di un’arma che nasce per andar bene anche a un esercito da 5 milioni di soldati non è detto che vada bene anche a voi o comunque per voi forse, anzi sicuramente esistono armi migliori. E poi a che serve avere una pistola che spara immersa nel fango di una betoniera, in una tempesta di sabbia nel deserto, a -52°C in Siberia se abitate in Val Padana o nel Salento? Non vi basta una che sia affidabile per la vostra nazione di residenza?
Le armi oggi significanti pongono le loro origini nel secolo scorso, ma anche nel suo precessore. Partiamo dalla Mauser C96 alla sua versione a raffica modello 712, alla mitica Luger, alla ancora longeva Colt 1911, la FN-Browning HP35, la Walther P38, H&K VP70, S&W 59, CZ 75, Sig Sauer P226, Glock, Sig P320, ecc. Ci sarebbe da parlarne per centinaia di pagine.
Per esser breve mi riferirò più spesso delle ultime due, sicuramente le “wondernine” sulla cresta dell’onda dei prossimi 10 anni e forse più.
La Glock fu immessa sul mercato nel 1982, ad oggi ne sono state prodotte oltre 6 milioni di esemplari tra decine di modelli, risulta essere la pistola più prodotta al mondo. Semplicissima con soli 33 pezzi, fusto polimerico, meccanica collaudata, deve il suo successo a 4 caratteristiche principali: scatto relativamente sicuro ma in grado di consentire tiri rapidi e anche abbastanza precisi, leggerissima da portare, robusta e durevole con una vita operativa anche 10 volte superiore alle sue rivali dell’epoca (In pratica oltre 300.000 colpi contro i 30/50.000 di una Beretta 92FS del 1985), prezzo relativamente basso. Comunque senza uno scatto sicuro ma che consente anche di spararci bene e anche fino a 5/6 colpi al secondo non avrebbe mai avuto il favore dei suoi utilizzatori.
Le pistole “striker-fire” (a percussore lanciato) per usi militari e di polizia esistono da sempre, maggiormente in voga all’inizio del secolo scorso. Ma avevano scatti troppo duri e brevi per essere usati con precisione e maneggiate e portate in sicurezza. La Glock con uno scatto lungo ma morbido invece è riuscita a trovare il giusto binomio tra sicurezza e risultati di tiro. Nb. Gli agenti statunitensi con pistole con scatto in sola doppia azione odiano le loro armi perché non gli consentono di vincere gare di tiro con i colleghi, ma soprattutto perché il fuoco di sbarramento se lo possono scordare per via di cadenze di tiro massime da circa 2 colpi al secondo, precisione pratica difficile da ottenere, in sostanza non si è competitivi con i colleghi, né vincenti contro i criminali. Attualmente la Glock in dotazione a diverse Forze Armate internazionali, oltre che all’FBI e al corpo dei Marines che con la 19M007 la hanno preferita alle Sig P320 in versione M17 e M18 poi adottate da tutte le Forze Armate statunitensi M17 canna da 120 mm. M18 canna da 98 mm. La Glock 17 ha canna da 114 mm, la Glock 19 ha canna da 102 mm.
La Sig Sauer P320 a differenza delle Glock ha un grilletto senza sicura automatica alla pressione, per molti e per me è un grosso errore a sfavore della sicurezza, ma l’US ARMY non ha voluto pensare solo all’opinione degli specialisti, hanno visto che con un grilletto del genere la precisione pratica è un po’ superiore e non da problemi ai guanti, guanti che ormai sono praticamente usati dalla stramaggioranza dei loro operativi. Anche per questo gli incavi per le dita sulla impugnatura sono scomparsi perché appunto disegnati per chi non li porta. È evidente come il volume di fuoco più elevato abbia influito anche sulla sua scelta per oltre 2 milioni di militari americani, ma anche il costo di circa 150 dollari contro gli oltre 250 della Glock abbia avuto la sua importanza, come lo fu nel 1985. Sig P320/M17 fullsize canna da 120 mm., 98 mm P320 Carry che è praticamente la M18.
Considerazioni tecniche e pratiche
1-L’ergonomia: le moderne pistole militari o comunque d’ordinanza ormai offrono tutte la possibilità di personalizzazione al punto che in un uso da parte di un soldato o di un agente di un’arma di altro collega le differenze di tiro possono peggiorare vistosamente. Fortunatamente questi episodi ben possibili in guerra ma comunque rari sono ancor più rari in attività di polizia. Però anche per questo la meno personalizzabile Glock è stata preferita dai Marines e dall’FBI.
2- La compatibilità con indumenti protettivi per le mani, ossia i guanti ormai è praticamente un obbligo per gli eserciti, ma a breve lo sarà anche per i corpi di polizia visto l’aumento di malattie trasmissibili a contatto tra criminali, migranti e detenuti, come AIDS, epatiti, infezioni, malattie tropicali, ecc. Per questo le attuali impugnature sono sempre più raramente dotate di incavi per le dita. Queste migliorano il tiro sia per una maggior presa, maggior controllo dello scatto e del rilevamento. Ma complessivamente non piacciono a molti che male addestrati sparano peggio con i guanti. Anche la texture/zigrinatura è stata modificata per uso con e senza guanti. Sinceramente non ho mai trovato problemi a sparare usando i guanti anche invernali, ma le ff.aa. devono tener conto delle loro statistiche su milioni di militari.
3- Volume di fuoco portato ai massimi livelli di portabilità con caricatori di serie nella P320. Nel passare dei tempi la maggior diffusione di giubbotti antiproiettile tra le forze di polizia ma anche tra i criminali hanno aumentato i livelli di sopravvivenza, quindi anche alla possibilità di sparare molti più colpi del solito. La media dei colpi sparati in caso di autodifesa da rapina è passata tra i 2/3 colpi a 5 e poi a 7 e in fine in alcune situazioni la media è giunta a 10 colpi. In ambito militare la pistola serve soprattutto a tenere a bada il nemico in caso di inceppamento del fucile d’ordinanza. L’M4 è noto per la sua inaffidabilità, quindi la pistola talvolta diventa l’unica arma utilizzabile ad esempio in caso di una tempesta di sabbia. In tali situazioni sparare anche 150 colpi in mezz’ora in attesa dei rinforzi non è cosa rara. Così come nelle perquisizioni in abitazioni civili ove è meglio maneggiare una pistola, sparare un intero caricatore da 21 colpi in pochi secondi è meglio che spararne 17. Da notare che i soldati americani portano in media tra i 7 e i 9 caricatori da pistola, in totale tra i 147 e i 189 colpi, contro i 119 dell’ultima Beretta d’ordinanza M9-A1 con caricatori da 17! Per Glock sono disponibili anche caricatori da 19 e 33 colpi ma non di ordinanza standard.
5- Per impieghi ove non è richiesta particolare occultabilità la lunghezza canna non dovrebbe essere molto al di sotto di 10 cm., altrimenti le prestazioni balistiche delle munizioni risultano troppo compromesse. Inoltre una canna troppo corta causa troppa vampa in condizioni di poca luce, maggiori e fastidiosi residui di sparo, maggior rumore. La lunghezza delle mire sul carrello se troppo corte risultano effettivamente nocive alle capacità medie di mira dell’utilizzatore. L’ US Army ha comunque deciso per l’adozione della M18 da 98 mm. per compiti di intelligence, scorte in borghese, ufficiali non impiegati in combattimento, arma di riserva, personale amministrativo, porto in borghese, ecc. Lo standard rimane la versione full size da 120 mm. ma sicuramente molti reggimenti operativi preferiranno dotarsi comunque delle versioni da 98 mm.
6- Predisposizione per applicazione e rimozione rapida di silenziatori, accessori di mira e sistemi di controllo elettronico, solitamente inserite sulle slitte Picatinny ormai standard di tutte le ff.aa. e forze di polizia. Ma anche meccaniche ottimizzate per migliorare l’affidabilità con questi accessori ormai fondamentali per attività militari e di polizia.
7- La P320 dell’US Army ha anche la sicura manuale ambidestra (rimovibile). Tutti sanno quanto le sicure manuali siano considerate pericolose per chi usa armi da difesa, salvo che super esperti, perché è troppo facile dimenticarsi di toglierle quando si è sotto stress, al punto che per anni proprio la Sig non ha prodotto pistole con sicurezze manuali, ma le FF.AA. americane le han volute comunque, credo per tutelarsi legalmente da spari accidentali. Ma tali e tanti sono i casi di morte dovuti al non disinserimento delle sicure che potrebbero ricevere denunce in entrambi i casi. Nella vostra P320 sarà realmente necessaria una sicura manuale?
8- Una texture/zigrinatura viene realizzata in maniera ambidestra per appoggiarvi saldamente fuori dalla guardia del grilletto il dito indice della mano che spara. Questa funzione però viene più usata per appoggiarvi il pollice per impugnare nella impugnatura Enos-Letham.
9- Predisposizione per montaggio mire olografiche o punti rossi da montare agevolmente sul carrello.
10- Mire più alte per essere usate quando viene montato il silenziatore, ma questo causa un grave problema, ossia una notevole variazione del punto di impatto anche a distanza di pochi metri. Ad esempio con mire basse il punto di impatto rispetto a quello di mira cambia poco tra i 10 e i 50 metri, moltissimo con mire alte, al punto di dover mirare diversamente anche a pochi metri di differenza dal punto tarato. Utili come back up in caso di rottura o malfunzionamento di mire a punto rosso o olografiche sul carrello. Attualmente sempre di più sono preferite le mire colorate con vernice fosforescente o meglio con capsule di trizio.
11- Predisposizione o addirittura montaggio diretto di calciolo ribaltabile o estensibile. Come con le pistole B&T che produce anche un apposito calciolo proprio per la P320
Concludendo…
Ma è proprio la Glock con la sua nuova 19 M, realizzata su specifiche prima dell’FBI che dei marines poi ad essere stata adottata da questi prestigiosi nomi. Quindi una scelta in contro tendenza più per i Marines che per l’FBI, del resto formata più da avvocati e commercialisti in borghese che da guerrieri come i marines.
La P320 ha maggiore versatilità e possibilità di configurazione anche grazie ai suoi fusti, canne e carrelli completamente intercambiabili può diventare sia una compatta che una “full size” in pochi minuti. L’ergonomia è molto più ergonomicamente personalizzabile che con la Glock che può contare solo sui soliti tre dorsalini aggiuntivi.
I marines potevano facilmente adottare la P320 in versione compact dimensionalmente simile alla 19, magari anche farsi installare un grilletto con sicura alla pressione, ma hanno preferito comunque la Glock ed hanno fatto di tutto per riuscire a farle avere tutti i requisiti di affidabilità necessari. Pare che questa preferenza sia dovuta ad una presunta maggior attitudine al tiro combat della Glock da parte di utilizzatori con capacità superiori alla media dei soldati e i marines lo sono. Quindi una unica pistola per tutti, anche per i loro reparti speciali i MARSOC. Questa scelta alla lunga porta ad un miglioramento generale al tiro di tutti i soldati, ma appunto i marines si allenano più della media degli altri. Per il soldato medio la scelta della super modulare “user friendly” P320 pare migliore, soprattutto stando al basso livello dell’istruzione al tiro delle forze armate statunitensi dopo la seconda guerra del Golfo, quando hanno formato decine di migliaia di istruttori in breve tempo e l’influenza nefasta del tiro sportivo era necessaria un’arma molto più facile da usare e con cui sia ancor più semplice sparare decentemente.