Di Biagio De Santis (istruttore di tiro venatorio, esperto balistico, ecc)
Nel mese di aprile 2023 avevo pubblicato un articolo a riguardo la difesa da attacchi di orso, questo sull’onda emergenziale dovuto ad un attacco mortale nei riguardi di un giovane e atletico cresciuto e vissuto in montagna fino alla sua morte aggredito a circa 500 metri dalla abitazione della sua famiglia ormai da centinaia di anni.
Cosa mi spinge a scrivere questa seconda parte? Il circo mediatico animal ambientalista ha visto che la maggioranza della gente vuole l’abbattimento degli animali colpevoli, prevenzione (riduzione degli orsi sul territorio) e possibilità di difendersi! Quindi han deciso di ridare importanza di guerre, guerra climatica, virus, ecc Eppure le morti e feriti, danni, ecc a causa di animali nel nostro paese sono superiori ai suddetti. Ma il problema non è finito, anzi continua.
Sebbene le licenze di porto d’armi per difesa siano sempre minori nei rilasci e nei rinnovi, sempre più spesso si parla di una decina per provincia… ad esclusione di poliziotti e militari in congedo che comunque han molti problemi a farseli rinnovaregià dopo pochi anni… Comunque è il caso di parlare di balistica e di motivazioni visto che a causa del proliferare in maniera incontrollata delle specie animali pericolose anche nelle città. Quindi ho tratto testimonianze dirette ed indirette dagli USA. Ove ho amici che dipende da dove vanno si portano una compatta in .40 per andare a far la spesa, una 9×19 o una .45 per viaggiare, almeno un .44 magnum per andare a passeggiare nei boschi o in montagna. Da tutto questo ho avuto conferme ulteriori che è il porto effettivo dell’arma pronta a far fuoco all’istante a fare la differenza!
Come attacca una specie animale e non animale? Attaccano all’improvviso, se ce ne accorgiamo è più per un loro errore che nostra fortuna.
Si sa che le femmine con cuccioli sono pericolosissime se incontrano un eventuale pericolo, assalgono anche altri della propria specie, così come anche gli umani anche se si trovano a distanza e intenti a fare altro! Questo vale come caccia che come attacco preventivo!
Negli USA da dove proviene la maggioranza delle statistiche disponibili sono giunti molti a queste conclusioni:
1- calibri minimi per revolver .357 magnum, prefetibile il .44 magnum. Calibro minimo per semiautomatica il 10 mm. Auto (calibri maggiori per semiautomatiche solitamente sono disponibili per armi massicce, troppo pesanti e poco praciche nell’uso. Una strike fire come Glock, HS, S&W, ecc una 1911 e derivate sono armi ancora molto pratiche da portare e usare agevolmente. Inoltre il 10 auto anche in versione a canna corta ha ancora una balistica accettabile nella penetrazione sufficiente e nell’arrecare buoni e dolorosi danni ossei, cosa questa che induce chi è colpito ad una più facile fuga.
2- Calibri super magnum come: .454 Cassul, .480 Ruger, .460, .500 S&W, .45/70 GVT ecc sebbene ideali per la caccia in revolver con canne più lunghe anche in canne corte o cortissime non sono l’ideale per peso da portare per lunghe giornate o settimane nei boschi o in montagna. Però è una questione di scelta. Mentre in revolver a singola azione di derivazione Colt 1973 risultano abbastanza compatti e leggeri… Peccato che un arma a singola azione in quei calibri renda difficoltoso sparare velocemente più colpi soprattutto se non si spara a 2 mani!
3- Chi pensa di impugnare una semiautomatica di tali potenze in su, con tecniche di impugnatura e posizioni di tiro come quelle più diffuse nel tiro dinamico sono gli stessi che indicano il 10 auto come una munizione incontrollabile è meglio che vada a farsi un corso da istruttori che sanno insegnare anche cose differenti dal tiro dinamico sportivo et similia. Certo che qualche buon tiratore sportivo potrebbe anche spararci bene, ma bene per una gara non significa 5 o più colpi in rapida sequenza idonei per precisione e rosata! Inoltre l’impugnatura a pollice avanti in revolver, può portare non solo ad ustioni del suddetto pollice, ferimenti da piccole schegge di proiettile ma anche alla sua amputazione, anche col .357 m., soprattutto dal .44 in su e certamente con i super magnum!
4-E’ preferibile usare armi senza sicura manuale perchè in caso di emergenza si potrebbe dimenticare di toglierla. Anche in casi di aggressioni animali le frazioni di secondo sono determinanti! Così come i revolver in singola azione sono lenti da utilizzare con calibri così potenti.
5- Fondine, in genere coloro che portano queste armi corte preferiscono portarsele addosso, non nello zaino perchè i tempi di estrazione ed uso dallo zaino sarebbero troppo lunghi, inoltre se si toglie anche per un attimo lo zaino si rimarrebbe disarmati. I predatori attendono momenti di pausa o di mancata allerta o distrazione per aggredirvi, del resto lo facciamo anche noi uomini. Le fondine oltre a saper resistere alle varie intemperie devono essere particolarmente robuste e rapide da usare e siano di tipo che difficilmente si perda l’arma per colpa di cadute, ruzzoloni, scivolamenti, ribaltamenti, ecc. in genere buone fondine di qualità, vanno bene anche in cuoio sono sufficienti senza dover ricorrere a fondine in stile militare e di polizia.
6- Le moderne semiautomatiche a differenza dei revolver moderni sono progettate e testate anche per usi militari ogni tempo, così come le fondine e possono montare le utilissime torce tattiche!
7- Durante gli assalti puà succedere ed è successo di dover sparare a contatto, quindi sono favoriti i revolver a doppia azione mista, mentre le semiauto per i movimenti del carrello potrebbero non sparare o sparare solo il primo colpo. I revolver a singola azione a causa del movimento di armamento del cane potrebbero causare per la temporanea perdita di presa anche la perdita dell’arma soprattutto sparando queste cannonate!
8- Cacciatori, pescatori, turisti, scienziati, giornalisti in certe aree pericolose sono obbligati ad avere una scorta armata e/o frequentare e superare appositi corsi difensivi non solo contro orsi, lupi e atri predatori ma anche contro alci, cervi, ecc perchè anche loro possono essere aggressivi. In genere tali armi vengono affittate in loco e gli esami non sono una farsa, ad esempio in Svezia l’esame è nello sparare ad una sagoma mobile dell’alce a 60 metri!
9- Balistica pratica: il 10 mm. auto e il .357 M. blindato han dimostrato di avere sufficiente capacità di penetrazione per arrivare a punti vitali, ma volendo anche a attraversare tutto il corpo a 4 zampe sia lateralmente che a volte anche frontalmente, questo però con gel balistico senza considerare i muscoli sotto tenzione che possono ridurre di molto la penetrazione effettiva e senza contare le ossa. L’orso se in posizione in piedi i proiettili espansivi anti uomo potrebbero non essere sufficientemente penetranti, in Italia tali proiettili a punta cava espansiva non si possono usare per difesa, ma in questi casi una legalissima palla blindata va benissimo. Se anti uomo è meglio usare palle veloci quindi più leggere, ma le dimensioni, struttura ossea, robustezza muscolare, peso, vitalità fan si da favorire proiettili più lenti ma più pesanti che anche per via della maggior densità sezionale (lunghezza del proiettile a parità di calibro) favoriscono la penetrazione e a non perdere la traettoria iniziale all’interno del corpo colpito. Quindi meglio una 9×19 da 147 grani che una 95 grani, nel .357 un 200 grani al posto di un 125, nel .44 M un 260 grani che un 180, ecc. Certo che poi usando dei super magnum il problema della riduzione velocitaria si riduce ma causa maggior rinculo e rilevamento!
10- Con queste armi bisogna allenarsi, sono pochi a farlo anche in USA e Canada e non parliamo della scarsa manutenzione… Per questo la scelta dell’arma deve includere una facilità d’uso individuale, inutile portarsi un cannoncino tascabile se poi non sei rapido nell’estrarlo e spararci con velocità e sufficiente precisione, del resto serve per mettere in fuga l’assalitore, non necessariamentead ucciderlo al primo colpo. Quindi l’arma va scelta tra la più pratica e veloce da usare con precisione. Ad esempio. Un grosso revolver in un calibro super magnum sebbene ideale per la caccia cioè come predatore, non è la migliore per difendersi. Inoltre le munizioni per motivi atmosferici è meglio sostituirle più frequentemente del normale.
Adesso vi racconterò alcuni di episodi più emblematici accaduti a dei cacciatori, quindi dei predatori umani in teoria più preparati e meglio armati.
1° caso, un giovane cacciatore si trovava a caccia di alci con la carabina in cal. .338 ma venne aggredito e con una zampata l’orso addirittura gli piegò la canna della potente carabina. Lo buttò a terra sotto di lui e mentre gli mordeva il cranio, in pratica gli aveva ingoiato la testa, la vittima estrasse un revolver .44 magnum a canna corta e gli sparò 4 colpi a contatto, lorso fuggì e solo successivamente fu ritrovato morto. La vittima risulterà in parte col volto sfigurato.
2° caso, un cacciatore di alci con l’arco aveva appena abbattuto un esemplare e la sua guida (uno molto esperto) poggiava lo zaino a terra e la sua semiautomatica sullo zaino e si dirigeva poi verso la preda per il solito svisceramento venatorio. Ma proprio in quel momento di calo dell’attenzione una grossa orsa lo assalì, non poteva prendere la pistola sebbene a pochi metri! Il cacciatore con l’arco ritenendo l’arco inidoneo a fermare l’orsa prese la pistola che era a 3 metri dalla vittima, ma non aveva il colpo in canna, cercò di sparare e non vi riuscì, preso quasi dal panico la gettò sulla vittima che cercava di difendersi da sola ma non riuscì ad impugnarla! A quel punto l’arciere corse fino ai cavalli, circa 200 metri e correndo al galoppo caricò letteralmente l’orso che stava sbranando la vittima. Lo mise in fuga ma si portò con se anche la povera guida ferita oltre un boschetto. L’arciere riuscì fortunatamente a avere segnale per il telefono e chiamò le autorità, purtroppo trovarono le tracce di sangue solo il giorno dopo. La vittima era riuscita a scappare dall’orsa, trascinandosi sanguinante si era nascosto in un boschetto ad altri 100 metri di distanza, ma li poi fu raggiunto e si capì sia dalle tracce a terra sia dai morsi che era stato mortalemente divorato dall’orsa che dal suo cucciolo. I segni dei morsi dei cuccioli sono grandi anche più di quelli di un grosso cane! L’errore di separarsi dalla sua arma fu fatale, ma anche se la avesse avuta con se non è detto che sarebbe riuscito a mettere il colpo in canna in tempo!
3° caso, isola di Kodyak, fu ritrovato un cadavere umano a pochi metri dai resti di un grosso orso bruno, il cacciatore con il suo fucile a leva Winchester 1894 cal. 30-30 W aveva avuto il tempo di sparare un solo colpo, sebbene veloce non è di certo un semiauto o un express e comunque il 30-30W è adatto a piccoli orsi neri, non ai giganteschi Kodyak!
4° Caso, in prossimità di un fiume una guida armata stava sorvegliando dei pescatori, aveva un fucile potente e una pistola calibro 9×19 con se. Purtroppo in un momento di pausa pranzo, anche un grosso orso ebbe la stessa idea e si gettò contro i pescatori, la guida aveva lasciato il suo fucile a più di 3 metri da lui e quindi decise di non perdere tempo e sparare con la sua pistoletta. Ma questa guida è considerato uno delle migliori guide che cacciatori professionisti del paese, una specie di legenda, che con relativamente pochi colpi di un asmatico 9×19 ma con palle pesanti e lunghe da 147 grani uccide l’orso in tempo per salvare i pescatori!
Concludendo, con questi animali pericolosi neanche i cacciatori sono al sicuro, addirittura hanno bisogno di piccole ma potenti pistole per meglio difendersi, a caccia il fucile non lo si tiene sempre in mano e pronto all’uso anche per motivi di legge. Cacciatori che portano le prede alle auto sono spesso vulerabili così come nelle fasi di macellazione da campo. Le nostre forze di polizia sono dotate di munizioni e armi anti uomo, ci sono stati episodi in cui dei tori sono sopravvissuti a centinaia di colpi, altri in cui è bastato un colpo di PM12S ben preciso alla testa. Ma quest’ultima è un eccezione, le nostre forze di polizia ambientali dovrebbero essere armate con pistole di calibri più adeguati, ma questo vale anche con i fucili visto che contro certe specie, dai cinghiali ma anche dai lupi anche un fucile d’assalto in 5,56 NATO neanche se sparante a raffica garantisce di fermare l’aggressione di un animale pericoloso, figuriamoci un orso! In Africa i guardia caccia sono tutti armati con fucili automatici calibro 7,62 NATO o con bolt action in calibri superiori, visto che molte delle loro vittime muoiono per cause di animali, non solo da bracconieri! Magari si potrebbero armarli con pistole in 10 Auto, battle rifle come l’ARX200 di Beretta e bolt action da caccia (non sniper) in .338 Lapua magnum come i Sako e Ticca di Beretta, così almeno ci sarebbe una minima uniformità dei calibri militari e di armamento. Un discorso a parte vale per i fucili cal. 12 a canna liscia ma balisticamente non sono adatti a questi e altri mammiferi pericolosi! Purtroppo le pistole scaccia cani non servono quasi mai per scacciare gli orsi, a mala pena servono per i cani, le armi per il più grande predatore terrestre devono essere realmente potenti per essere efficaci!
Beretta ARX200 canna corta cal 7,62×51 NATO.