Di Biagio De Santis (Istruttore di tiro, armaiolo, ecc).
I Marines americani dopo aver sviluppato per decenni le proprie uniformi da combattimento in modo auonomo hanno ricevuto l’ordine di adeguarsi alle divise del resto delle forze armate. Le combat vest denominate MARPAT (marines pattern), sia in versione boscosa che desertica verranno dismesse al più presto nonostante abbiano caratteristiche di mimetismo superiori. I marines sono noti per le loro scelte, ad esempio sono stati gli ultimi a sostituire le pistole Glock con le SIG, come non parlare di stivali ecc.
Le MARPAT hanno superato l’uniforme standard in termini di rilevamento in test di mimetismo. 3 volte più tempo per rilevare un bersaglio e una volta rilevato 2,5 volte più tempo per identificare il bersaglio. E se non lo identifichi non spari. Lo stesso studio ha anche dimostrato che il modello digitale ha superato le prestazioni del camuffamento NATO (utilizzato per mimetizzare i veicoli), sia nel rilevamento che nell’identificazione. Nonostante questi risultati il comandante del comando delle operazioni speciali delle forze marine (MARFORSOC) ha preso questa decisione.
Intanto un noto agente istruttore di tiro di polizia e SWAT di una città del Texas ha dichiarato pubblicamente: “Il tiro pratico è stata probabilmente la cosa migliore che avrei mai potuto fare per migliorare in CQB.” Il tiro pratico inteso come le discipline sportive Tiro Dinamico, IPSC e USPSA.
Una affermazione del genere dovrebbe essere contestualizzata con le dovute eccezioni e spiegazioni, perchè ascoltata così si presta a diverse interpretazioni e critiche. Le discipline sportive come il Tiro Pratico (dinamico) prima maniera era di certo uno sport propedeutico al tiro di combattimento, ma poi è cambiato divenendo uno sport puro e per molti addirittura è paragonabile a un gioco e L’USPSA gli somiglia molto. Presi il livello bronzo nel tiro dinamico nel 1994 e per anni ho sponsorizzato molti campioni nelle diverse specialtà sportive. E gli sport “dinamici” se da una parte possono contribuire a miglioramenti nel tiro operativo come velocità di movimento armato, estrazioni veloci, puntamento e tiro rapido, tiro rapido in movimento, ecc portano con loro dei problemi ed errori che possono diventare pessime abitudini addirittura con esiti mortali. Ad esempio non muoversi in copertura, quindi esporsi al tiro nemico divenendo un facile bersaglio anche da più avversari… E purtroppo la soluzione ideale non si trova nemmeno con discipline di tiro sportivo difensivo come l’IDPA, nemmeno quella che conobbi ai suoi albori perchè comunque era ed è uno sport.
La Sig Sauer, si, quella delle pistole… meno nota ai più per la produzione di mitragliatrici, negli ultimi anni si è messa a produrre praticamente di tutto, ci mancano solo le mutande in kevlar. Ovviamente con prodotti di qualità e adesso ha iniziato a proporre droni terrestri armati con le sue mitragliatrici leggere. Quindi dei droni cingolati dotati di sistemi di guida remota e di visione termica, IR, ecc. A meno di un anno dall’acquisto dall’industria israeliana General Robotics ha presentato dei prototipi molto interessanti.
L’inteligenza artificiale ha già dimostrato la sua efficacia in ambito militare, sia per tattica, strategia che per uso diretto in combattimento (droni, aerei, carri armati, ecc). Adesso è l’ora della sua applicazione alle investigazioni di polizia. Purtroppo tutto ha i suoi limiti e se nelle simulazioni di combattimento aereo e partite a scacchi ormai i computer vincono quasi tranquillamente i computer anche se dotati di intelligenza artificiale devono essere adeguatamente istruiti, quindi chi li dovesse utilizzare al fine di indagini, quindi cose serie che possono decidere in maniera determinante sulla vita di colpevoli, così come di innocenti. Inoltre le A.I. possono prendere decisioni sbagliate e addirittura assecondare “l’umano” che le comanda anche facendolo sbagliare. O peggio facendo passare le risposte delle A.I. per esatte quando invece influenzate dall’operatore umano, l’ho già visto accadere nei software di ricostruzione dinamica dei sinistri stradali oltre 20 anni fa e oggi lo sento accadere nelle A.I. in vari settori. Chi sa cosa accadrà quando saranno utilizzati per indagini o sui nuovi droni da combattimento militare e controlli di polizia?
Concludendo: per uniformarsi agli altri spesso si fa peggio, una frase non contestualizzata può trarre in grave errore, una ditta decide di investire in decine di settori e contrariamente ai soliti pronostici ha successo, l’intelligenza artificiale per i prossimi decenni sarà la spada di Damocle per molti innocenti accusati ingiustamente.